A BELVEDERE OSTRENSE UNA BELLA INIZIATIVA PER L’AMBIENTE
Domenica 21 maggio sono stato a Belvedere Ostrense, uno dei “piccoli comuni d’Italia” che, aderendo alla giornata nazionale di festa promossa da Legambiente (voler bene all’Italia, piccola-grande Italia), ha organizzato nel pomeriggio una bella e semplice iniziativa a favore dell’ambiente di “casa nostra”.
Sindaco, assessori, protezione civile e cittadini hanno fatto una passeggiata naturalistica lungo una strada secondaria che dal centro sportivo del paese porta in aperta campagna. Durante la camminata sono state identificate, lungo i bordi della strada, piante e arbusti appartenenti alla flora autoctona, come la roverella, l’olmo campestre, il prugnolo, il gelso nero, il biancospino, la marruca (o paliuro), il pioppo nero. Queste specie vegetali, un tempo molto più diffuse nel territorio agricolo e suburbano, sono vittima di tagli, pesticidi, inquinamento, riduzione o scomparsa degli habitat, sostituzione con specie alloctone e infestanti (come ailanto, robinia, ecc.). Ora, per evitare che le giovani piante vengano tagliate nel corso dei consueti lavori di manutenzione del verde lungo i bordi delle strade, sono state evidenziate le essenze vegetali, cresciute in posizione idonea, con l’apposizione di un nastrino colorato e di un paletto tutore: in questo modo al passaggio dei mezzi meccanici le piantine “segnalate” dovrebbero … essere risparmiate dal taglio.
Le siepi e le alberate lungo strade, fossi, confini di proprietà, ecc., sono un prezioso aiuto per il recupero della biodiversità su scala locale: questi piccoli ma importanti “condomini naturali” ospitano la cosiddetta “fauna utile”, un insieme di specie animali preziose per l’uomo perché di grande aiuto nel contenimento delle specie “moleste” (come alcuni insetti ematofagi o parassiti delle piante). Oltre a fare ombra e a rendere piacevoli le passeggiate primaverili ed estive, siepi e alberate caratterizzano il nostro territorio collinare e fanno oramai parte del paesaggio rurale marchigiano.
Questo bell’esempio di tutela attiva dell’ambiente dovrebbe essere copiato anche in altri comuni, perché da un lato si sensibilizzano cittadini e operatori del verde al rispetto delle specie vegetali autoctone (basta un pizzico di attenzione in più durante le operazioni di manutenzione/taglio), e dall’altro si contribuisce concretamente alla conservazione della biodiversità.
Speriamo che questa iniziativa non rimanga confinata nella giornata di domenica, ma sia l’inizio di un modo nuovo di voler bene all’Italia e al nostro ambiente naturale !!!
- Nota redazionale -
L’articolo può essere linkato, citato e/o copiato, in tutto o in parte, purché vengano citati autore e fonte:David Fiacchini, articolo scritto il 23 maggio 2006 e pubblicato lo stesso giorno su http://naturaetratio.blogspot.com .
Sindaco, assessori, protezione civile e cittadini hanno fatto una passeggiata naturalistica lungo una strada secondaria che dal centro sportivo del paese porta in aperta campagna. Durante la camminata sono state identificate, lungo i bordi della strada, piante e arbusti appartenenti alla flora autoctona, come la roverella, l’olmo campestre, il prugnolo, il gelso nero, il biancospino, la marruca (o paliuro), il pioppo nero. Queste specie vegetali, un tempo molto più diffuse nel territorio agricolo e suburbano, sono vittima di tagli, pesticidi, inquinamento, riduzione o scomparsa degli habitat, sostituzione con specie alloctone e infestanti (come ailanto, robinia, ecc.). Ora, per evitare che le giovani piante vengano tagliate nel corso dei consueti lavori di manutenzione del verde lungo i bordi delle strade, sono state evidenziate le essenze vegetali, cresciute in posizione idonea, con l’apposizione di un nastrino colorato e di un paletto tutore: in questo modo al passaggio dei mezzi meccanici le piantine “segnalate” dovrebbero … essere risparmiate dal taglio.
Le siepi e le alberate lungo strade, fossi, confini di proprietà, ecc., sono un prezioso aiuto per il recupero della biodiversità su scala locale: questi piccoli ma importanti “condomini naturali” ospitano la cosiddetta “fauna utile”, un insieme di specie animali preziose per l’uomo perché di grande aiuto nel contenimento delle specie “moleste” (come alcuni insetti ematofagi o parassiti delle piante). Oltre a fare ombra e a rendere piacevoli le passeggiate primaverili ed estive, siepi e alberate caratterizzano il nostro territorio collinare e fanno oramai parte del paesaggio rurale marchigiano.
Questo bell’esempio di tutela attiva dell’ambiente dovrebbe essere copiato anche in altri comuni, perché da un lato si sensibilizzano cittadini e operatori del verde al rispetto delle specie vegetali autoctone (basta un pizzico di attenzione in più durante le operazioni di manutenzione/taglio), e dall’altro si contribuisce concretamente alla conservazione della biodiversità.
Speriamo che questa iniziativa non rimanga confinata nella giornata di domenica, ma sia l’inizio di un modo nuovo di voler bene all’Italia e al nostro ambiente naturale !!!
- Nota redazionale -
L’articolo può essere linkato, citato e/o copiato, in tutto o in parte, purché vengano citati autore e fonte:David Fiacchini, articolo scritto il 23 maggio 2006 e pubblicato lo stesso giorno su http://naturaetratio.blogspot.com .
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