Natura et Ratio

martedì, novembre 10, 2009

7 centrali eoliche sequestrate, arrestato il presidente dell'ANEV


Cari sostenitori dell'eolico industriale, leggetevi questa notizia di cronaca (che si somma alle tante altre relative alle truffe generate dall'elargizione dei famigerati "Certificati Verdi").


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Oreste Vigorito, il Presidente dell’Associazione che riunisce i costruttori di centrali eoliche italiani, l’ANEV (Associazione Italiana Energia dal Vento) è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Avellino, nell’ambito dell’operazione “Via col vento”, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Arrestato anche Vito Nicastri, già coinvolto nell’indagine siciliana sull’eolico.

Si tratta di un’operazione sui parchi eolici, denominata «Via col vento», che ha portato al sequestro di sette parchi eolici riconducibili a 9 società di Avellino. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Avellino, hanno eseguito complessivamente quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dalla magistratura del capoluogo irpino. Due dei quattro provvedimenti sono stati eseguiti in Sicilia. Altre undici persone sono state denunciate. Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per aver indebitamente percepito contributi pubblici. Le indagini della Guardia di finanza sono durate due anni.




COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO NAZIONALE DEL PAESAGGIO
10 novembre 2009

UN FARO GIUDIZIARIO ILLUMINA FINALMENTE I RETROSCENA DELL’EOLICO SELVAGGIO IN ITALIA

“Oreste Vigorito il padre dell’energia eolica in Italia oltre ad essere Presidente dell’ANEV è uno degli uomini più ricchi e potenti della Campania.
Con il suo accento campano e la sua travolgente cordialità è un buon esempio di imprenditore che pensa globale e agisce locale. I capitali per iniziare li ha avuti da americani e giapponesi ma alcune controllate della sua IVPC si sono viste assegnare finanziamenti pubblici per un centinaio di milioni di euro.
Il 6 agosto 2007 ha venduto grand parte dei suoi parchi eolici al colosso britannico IP(International Power) al prezzo di 1 miliardo e 830 milioni di euro.”
Queste note sono tratte da facebook e dimostrano che non è stato arrestato un uomo qualunque ma il responsabile, nel bene e nel male, dello sviluppo dell’eolico in Italia.
Noi umanamente speriamo che possa dimostrare la sua innocenza rispetto alle accuse di truffa ai danni dello Stato. Rileviamo però che i danni irreversibili causati al paesaggio italiano non saranno mai più sanati e che qualcuno dovrebbe oggi fare il conto per stabilire a quanti miliardi di euro essi ammontano.



Comunicato Stampa del Comitato Nazionale del Paesaggio (CNP)


DOPO L’ ARRESTO DEL PRESIDENTE DELL’ ANEV, E’ URGENTE UNA INCHIESTA SULLA DIFFUSIONE DELL’EOLICO SELVAGGIO IN ITALIA.

Nei nostri numerosi interventi contro la diffusione di centrali eoliche in Italia, abbiamo costantemente chiesto per quale ragione l’energia del vento avesse tanto successo, in un Paese con scarsa ed inadatta ventosità.
L’inchiesta in corso che ha portato nientemeno che all’arresto del Presidente dell’ANEV, associazione nazionale dell’energia del vento, associazione che rappresenta gran parte degli imprenditori del settore, mette in evidenza la singolare situazione italiana.
Investire conviene a tutti i costi!
Poche ore di vento: una media di produzione di sole 1700 ore ( di cui effettive immesse in rete 1450 ) contro le oltre 2000-2800 del Nord Europa.
Ma i più alti incentivi d’Europa, tramite certificati verdi valutati il doppio che altrove. ( oltre 160 euro a MWh ).
Ed ora la nuova verità: anche contributi pubblici ulteriori. A fondo perduto! per i quali pare si siano fatte “ carte false"!
L’inchiesta ha bloccato presso il Ministero dell'Industria circa 30 milion di contributi, ed ha sequestrato centrali del valore di 153 milioni. Ora chiediamo la verità su questa abnorme situazione normativa.