Natura et Ratio

giovedì, giugno 08, 2006

APPELLO AL MINISTRO DELL'AMBIENTE

Raccolta di firme per un appello al ministro dell’ambiente per la certezza del diritto ambientale a vantaggio di tutti

Fonte: "Diritto all'Ambiente" a cura del Dottor Maurizio Santoloci http://www.dirittoambiente.net/home.php

Dopo il Testo Unico Ambientale: basta con i rompicapo legislativi e con i principi di diritto incomprensibili e per pochi iniziati e vestali del diritto"Diritto all’Ambiente" promuove unaRACCOLTA DI FIRME PER UN APPELLO AL MINISTRO DELL’AMBIENTE PER UNA LEGGE SU RIFIUTI/ACQUE CHIARA E SEMPLICE E PER LACERTEZZA DEL DIRITTO AMBIENTALE A VANTAGGIO DI TUTTI…Servono poche norme, semplici, leggibili ed applicabili da tutti!Diciamolo francamente: la nuova normativa su rifiuti ed acque è diventata ormai un rebus dai contenuti totalmente impazziti. Ed ogni giorno che passa l’innesto incontrollato ed incontrollabile di nuove regole e controregole del tutto disarmoniche, tra loro e rispetto al testo base, aumenta la non penetrabilità reale di tutti i principi normativi.Questo impianto ormai è solo per una ristretta casta di iniziati, e di fatto è incomprensibile per tutti coloro che – controllati e controllori – sono tenuti comunque a decifrare i pezzi sconnessi di questo puzzle impazzito alla ricerca di un logica giuridica e procedurale che – semplicemente – non esiste.Oggi non si tratta più di una legge non condivisibile in parecchi contenuti ma comunque chiara nei concetti espressi, ma di un sovrapporsi di regole e norme dentro e collateralmente al T.U. che hanno creato una monade normativa impenetrabile con contenuti e concetti che sono totalmente incomprensibili. Attenzione: non più non condivisibili, ma non decodificabili, non leggibili, fuori di ogni regola di media logica e percepibilità. Per tutti. Titolari di aziende, tecnici e funzionari della pubblica amministrazione, operatori di polizia addetti al controllo.Un corpo alieno di regole e controregole che si evolvono di giorno in giorno, di ora in ora in una massa mostruosa di principi intrecciati, dove i precetti sono frantumati dentro il T.U. in aree diverse e poi fuori e poi di nuovo le sanzioni decentrate in altre aree; dove le definizioni viaggiano su binari virtuali rispetto poi alle regole alle quali si dovrebbero ricollegare, e le interpretazioni sono soggettive e mutevoli secondo l’incasellamento di vari pezzi di precetti e regole pescati qua e là. Ogni incastro dà un quadro di puzzle diverso. Ed infine lo stillicidio dei decreti attuativi nuovi ma anche ed addirittura vecchi ha fatto implodere questa monade in un sordo boato interno che ha decretato la soluzione finale per regole già in se stesse scritte per vestali del diritto ed oggi da pura astrazione teorica senza collegamento alcuno con la realtà delle cose concrete di tutti i giorni. Ogni principio di certezza del diritto è demolito sotto i colpi di questa legislazione incomprensibile che da un lato è indecifrabile e dall’altro – proprio per questo – si presta alle interpretazioni ed applicazioni più diversificate ed incontrollate. Con danno per tutti: per i titolari di aziende che non sanno come operare e come mettersi in regola, per le pubbliche amministrazioni che non sanno come gestire le autorizzazioni ed i regimi amministrativi, per gli operatori di polizia che non riescono a decodificare sul strada regole impenetrabili e che stanno vivendo una fase di stallo operativo pericolosissima. A tutto vantaggio di chi delinque e naviga in questa situazione di incertezza generale alimentando i propri affari criminali; con il rischio poi di errori in buona fede anche da parte di aziende oneste che possono diventar e- loro malgrado – terreno di coltura involontario per gli appetiti di chi delinque sistematicamente ed in via professionale…"Diritto all’Ambiente" – sollecitato dai propri lettori – lancia dunque una grande raccolta di firme per la CERTEZZA DEL DIRITTO AMBIENTALE…Ci rivolgiamo a TUTTI coloro che sono parte lesa e destinatari di danno derivante da questa legislazione illegibile incomprensibile. Ai titolari e rappresentanti di aziende, certi che la loro tendenza generale a rispettare le regole trova ostacoli e pericolose trappole in questi geroglifici giuridici vigenti; ai tecnici ed ai funzionari della pubblica amministrazione, che stanno lamentando coralmente insormontabili difficoltà di lettura e gestione di queste norme; agli operatori di polizia statale e locale che ci stanno tempestando con le loro richieste di chiarimenti, i loro condivisibili dubbi e le collettive difficoltà operative su strada; ai consulenti ed ai professionisti impegnati nella decodificazione del rompicapo giuridico in atto. L’incertezza del diritto fa male a tutti, controllati e controllori, e crea danni sociali, giuridici, economici, politici ed amministrativi rilevantissimi.Chiediamo a tutti di firmare il nostroAPPELLO AL MINISTRO DELL’AMBIENTEper una legge su rifiuti ed acque semplice, chiara, leggibile ed applicabile da tuttied in particolare per una legge che:1) preveda in un unico contesto la regola e la sanzione ed esponga in termini lineari e chiari cosa si può fare e cosa non si può fare, e subito dopo vada a specificare la connessa sanzione;2) contenga ogni regola in un solo articolo o in più articoli ma tutti omogenei, seguenti ed in ordine logico senza rinvii, incisi, frantumazioni di regole e deroghe sparsi su tutto il testo normativo;3) non preveda sottintesi, richiami dati per scontato, innesto di altre leggi e controregole dopo qualche articolo; 4) riporti definizioni tecniche e principi espressi ed unitari, collegati con il mondo delle cose concrete e senza bizantismi teorici ed astratti;5) esponga il principio sostanziale, la regola formale, la procedura da seguire e le attività amministrative connesse in un unico contesto, tema per tema, con un senso unitario e compiuto, senza rinvii ad altre integrazioni già uscite o che non usciranno mai;6) determini un taglio netto con il passato, senza creare continui raccordi con testi pregressi e creando così un sistema giuridico temporalmente attuale dall’inizio alla fine;7) elimini il meccanismo di incrociare precetti e sanzioni, regole e procedure con collegamenti ad altre leggi, costringendo all’esame contestuale di tante leggi diverse, e consenta al lettore di rintracciare ogni principio solo nel testo quadro emanato in una disciplina che abbia un senso applicativo omogeneo e completo. Chi vuole aderire al nostro appello può farlo compilando il form pubblicato sul nostro sito visitando la pagina:http://www.dirittoambiente.net/appello/appello.html Consegneremo l’appello e le adesioni al Ministro dell’Ambiente. E’ possibile anche sottoscrivere l’appello semplicemente inviando una mail a appelloministro@dirittoambiente.net scrivendo “aderisco al vostro appello per la certezza del diritto ambientale”;oppure stampando il modulo pubblicato in calce ed inviandolo, dopo averlo compilato, al fax 0744/271596.Grazie a quanto vorranno contribuire a questo movimento di opinione!Dott. Maurizio Santoloci - Direttore di "Diritto all'Ambiente"Per chiarimenti e contatti: appelloministro@dirittoambiente.net - Infoline 348/0352978 - Tel. segreteria 0744/220970 - fax 0744/271596