Natura et Ratio

martedì, novembre 21, 2006

PER ESSERE SEMPRE PIU’ CONSUMA(T)TORI

Ecco due ottimi e concreti strumenti per iniziare a cambiare il mondo a partire da noi stessi: si tratta della nuovissima Guida al vestire critico (2006) e della storica Guida al consumo critico (2003, IV^ edizione), edite dalla EMI – www.emi.it – e curate dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (Pisa) – www.cnms.it – coordinato da Francesco Gesualdi.
Nell’introduzione al testo relativo al consumo critico ogni nostro acquisto viene paragonato ad un “voto di fiducia” per questa o per quella marca: possiamo cioè scegliere un’azienda o un marchio piuttosto non tanto per il prezzo, ma soprattutto per la “storia” che c’è dietro a quel prodotto. Se si tratta di una storia negativa, fatta di sfruttamento dei lavoratori, impiego di lavoro minorile, scarso rispetto per l’ambiente, allora possiamo dire “no, grazie. Finché non cambierai la tua politica aziendale io non acquisterò nulla”. Scegliendo, invece, quel prodotto che tutela il lavoratore e l’ambiente, dando un vero e proprio voto di fiducia all’azienda che ha intrapreso quella strada.

In definitiva, sia il testo “generale” che quello specifico sulle aziende che operano nel settore dell’abbigliamento sono due strumenti utilissimi per approfondire la conoscenza e orientare i nostri consumi e le nostre scelte verso prodotti buoni, giusti e puliti, riappropriandoci di un ruolo positivo, attivo, decisionale che la lobbies delle aziende più ciniche ci ha sottratto inondandoci di pubblicità e di merci sempre più omologate, inutili, superflue. E ricordiamoci che la prima e forse unica “arma” in possesso di noi consuma(t)tori per contrastare lo strapotere delle multinazionali, soprattutto nel campo dell’abbigliamento e delle calzature, è l’essenzialità.