Natura et Ratio

sabato, agosto 05, 2006

CONTINUA L’INDIFFERENZA PER LA DIFFERENZIATA

In attesa della piccola-grande “rivoluzione” nel settore dei rifiuti che riguarderà numerosi cittadini marchigiani a partire dal 1° gennaio 2007 grazie all’impegno dei consorzi obbligatori istituiti con il “Decreto Ronchi” (n. 22/1997), la raccolta differenziata stenta a decollare.
Serve un esempio banale, ma emblematico, di un cittadino qualunque che osserva una situazione comune? Ad Ostra Vetere, paese dove abito, da quando è stata realizzata una fontanella pubblica per l’approvvigionamento di acqua potabile, il cestino per i rifiuti indifferenziati collocato a fianco del punto d’acqua è sempre – e sottolineo sempre – pieno di bottiglie di plastica (vuote e semivuote).
Si può far osservare lo stesso comportamento nei pressi dei bar e degli altri esercizi commerciali, dove vetro, plastica e cartone finiscono quasi sempre nei vicini cestini e non negli specifici contenitori per la raccolta separata. E’ stato chiesto per iscritto, sia alla precedente Amministrazione che all’attuale giunta municipale, di “adornare” i cestini paesani con un apposito cartellino divulgativo in cui evidenziare come alcune tipologie di rifiuti devono essere raccolti, per legge, in modo separato, con l’indicazione aggiuntiva dell’isola ecologica più vicina. Sia per far risparmiare il Comune (… e noi cittadini) nel conferimento in discarica, sia per recuperare materiali che sono riutilizzabili attraverso la filiera del riciclaggio.
Ovviamente non può assolutamente bastare un semplice cartellino informativo, ma a distanza di qualche tempo alcuni avvisi sono comparsi solo nei contenitori “stradali” per l’immondizia (dove, peraltro, finisce di tutto e di più nella totale indifferenza di chi dovrebbe controllare), mentre nei “semplici” cestini paesani…continuano ad accumularsi giorno dopo giorno rifiuti riciclabili.
Per la cronaca: quando mi reco a prendere l’acqua nella fontanella pubblica citata, raccolgo le bottiglie di plastica e le trasporto, con “grande sforzo”, alla campana per la raccolta differenziata della plastica, distante addirittura 10 – 15 metri dalla fontanella!
Ma in quale vergognoso Paese viviamo, che razza di persone siamo e, soprattutto, perché ci facciamo del male da soli?