Natura et Ratio

lunedì, dicembre 11, 2006

EOLICO SELVAGGIO NELLE MARCHE

Con l'oramai "solita" scusa delle energie rinnovabili e pulite, e con l'abile esca economica per i piccoli comuni montani con l'acqua alla gola e con i bilanci sempre più ristretti, decine e decine di km di stupendi paesaggi dell'Appennino Umbro-Marchigiano corrono, oggi, un grave rischio mascherato da apparentemente "innocui" mulini a vento.
Il catastrofico paragrafo relativo agli Impianti Eolici del Piano Energetico Ambientale Regionale delle Marche (PEAR) prevede l'installazione di circa 160 MW di parchi eolici lungo montagne e crinali (anche sopra i 1300 metri sul livello del mare) che sono ancora oggi dimora (quasi) inviolata di circa 14-15 coppie di Aquila reale e di 20-22 esemplari del raro Biancone, di qualche trotterellante Lupo e ... invisibili esemplari di Gatto selvatico. Senza parlare dell'enorme varietà vegetale che in certe zone, soprattutto di crinale, presenta endemismi e altre specie di grande importanza. Ma la biodiversità nulla può di fronte ad opere di importanza "nazionale" ...e allora cosa importa se nuove strade apriranno vecchie ferite su versanti montani frequentati ogni tanto da qualche escursionista, se file e file di torri eoliche si frapporranno tra il nostro sguardo e l'orizzonte, se uno, dieci, cento animali saranno falciati dalle pale per loro invisibili...

Gli "ambientalisti" e le persone di buonsenso non sono contro l'eolico, anzi. Ne promuovono e ne pubblicizzano l'uso in ogni sede e circostanza.
Ma come per il fotovoltaico, come per le biomasse, come per tanti altri sistemi di produzione di energia, bisogna valutare alcuni aspetti importanti e per nulla secondari: l'ambiente limitrofo all'impianto e le dimensioni della centrale che si vuole costruire sono due punti di particolare criticità.
E allora diciamo SI al mini-eolico in montagna (per rifugi, alberghi, malghe, ecc.) e off-shore (dove, anche in Adriatico, ci sono venti superiori ai 6 m/s), si alle piccole centrali a biomasse vegetali a servizio di aziende agricole e case isolate, si ai tetti fotovoltaici di fabbriche e palazzi, si alla co-generazione e al risparmio energetico ovunque e comunque. Mentre siamo assolutamente certi che dire NO alle mega-centrali (eoliche, a biomasse, ecc.) sia un irrinunciabile atto di tutela di valori diffusi, primi tra tutti il paesaggio, la natura e la salute.

E poi, scusate, ma... perchè costruire queste mega-centrali molto, ma molto lontano da dove c'è necessità di energia elettrica, dato che nel tragitto tra il sito di produzione e quello di utilizzo/smistamento ... si perde, a volte, anche il 20-30% dell'energia prodotta !?!?!
Da una centrale eolica in progetto a Fiastra (MC), ad esempio, si devono fare quasi 10 km prima di arrivare alla cabina di "trasformazione" e di immissione in rete dell'energia prodotta: quanta se ne perde per strada?

Nella revisione dei cosiddetti "certificati verdi" o CIP6 che dir si voglia (... ovvero il contributo che ciascuno di noi versa, tramite la bolletta della luce, più o meno direttamente alle "società" che investono nelle energie rinnovabili), perchè non inserire anche parametri legati alle dimensioni massime dell'impianto energetico che si va a finanziare (sotto una certa soglia sono considerati "sostenibili" e veramente "rinnovabili", al di sopra no)?
Tolti i sussidi ai mega-super-mostri energetici, utili solo a far guadagnare le lobbies dei soliti noti, si potrebbe veramente pianificare la costruzione di nuovi piccoli impianti e ... finanziare il risparmio energetico, la prima vera, grande risorsa rinnovabile!

9 Comments:

  • Tutti i favorevoli all'eolico sono invitati a prendere coscienza in loco degli immensi danni provocati all'ambiente, al paesaggio ed all'economia locale, recandosi ad Accadia in provincia di Foggia dove, pur di impiantare enormi pale eoliche, politica e imprenditoria si sono sfiziati a distruggere quanto più si poteva rovinando un'intera area in piena zona SIC, peraltro già di superficie esigua, ed in zona ad elevata pendenza sopra le ns. sorgenti captate, sottraendo importante territorio al demanio comunale destinato da secoli al pascolo ed intelligentemente curato e preservato dai ns. avi, a 400 metri dal centro abitato di una frazione la cui economia principale era rappresentata dagli allevamenti ovini e bovini al pascolo. In cambio la frazione in oggetto ha ottenuto ZERO DENARO E ZERO BENEFICI. Grazie alla politica ed agli imprenditori per averci distrutto una delle zone più belle quando gli stessi impianti, se proprio si dovevano fare, si sarebbero potuti realizzare in zone immensamente più idonee. Sono sicuro che chi ci tiene a uno sviluppo sostenibile, alla protezione dell'ambiente nonché alla qualità della vita, non possa non inorridirsi di fronte allo scempio perpetrato in questa zona ed al silenzio più assoluto di politici e responsabili vari. Per non parlare degli effetti negativi degli impianti sulla salute umana, prima di tutto gli ultrasuoni e le radiazioni oltre che il rumore. Ha mai parlato qualcuno di questo? Politici, imprenditori...? E che dire poi dei risultati di uno studio realizzato dai ricercatori di una università americana secondo cui la temperatura media nei parchi eolici è di 2 gradi centigradi più alta dell'area circostante ed il suolo risulta essere particolarmente secco? E se in una provincia, come ad es. quella di Foggia sorgono centinaia di impianti eolici sparsi selvaggiamente, che sarà della temperatura e del suolo? Non avevano detto che il tutto sarebbe servito a combattere l'effetto serra, ossia l'aumento della temperatura media...?
    Grazie.

    By Anonymous Anonimo, at 02 ottobre, 2007 20:41  

  • Grazie per il commento.
    Visto che sei interessato al problema dell'eolico, puoi farti inviare alcune newsletter molto interessanti e contenenti dati aggiornati (soprattutto relativi alla Toscana) sulla colossale "bufala eolica" in Italia.
    Scrivi a: mefisto007@yahoo.it e chiedi di iscriverti al "Messaggero eolico".
    Piena solidarietà dalle Marche per il territorio foggiano!!!
    ---David F.---

    By Anonymous Anonimo, at 03 ottobre, 2007 00:09  

  • Davvero mi chiedo chi vi paga e per chi lavorate.
    Quanto vi hanno dato le sette sorelle del petrolio per scrivere ste cazzate ...
    Sono perfettamente d'accordo che una pala eolica non è bellissima (anche se secondo me ha un suo fascino), ma allora sono meglio i tumori, le leucemie, la desertificazione, lo scioglimento delle calotte polari, le piogge acide ... per non parlare delle scorie radioattive e delle centrali nucleari...

    Ma siete ambientalisti o ambientalisti solo a parole?
    ''Bufala eolica'' ... ''Mega mostri'' ... ma vi rendete conto di quello che scrivete?

    Ma vi siete mai fatti un giro all'API di Falconara o alla centrale a Carbone di Bari??
    Vi rendete conto di quello che sono, di quello che producono, di quello che inquinano??

    L'Eolico è ad oggi la miglior tecnologia verde che esista sul mercato, l'unica ad essere veramente comnpetitiva con il petrolio. L'unica che fa veramente paura ai petrolieri (una pala eolica ha tempi di ritorno dell'ordine di qualche anno, spesso meno).

    Dite perchè le pale eoliche si fanno in cima ad un monte ... forse perchè c'è il vento furbacchioni ...??

    Io sono ingegnere ma non credo occorra una laurea per capire certe banalità.

    E' molto semplice. Oggi siamo ad un bivio: da una parte ci sono le energie alternative, per quanto brutte e poco affascinanti, dall'altra la distruzione del pianeta ... cosa scegliete??
    E state attenti alla risposta: c'è il futuro dei vostri figli in gioco, la loro salute, non ci scherzate!!

    By Blogger blueworld, at 06 marzo, 2009 12:56  

  • ciao "blueworld",
    qui nelle Marche le associazioni che si battono per la difesa dell'ambiente montano non sono finanziate da nessuno. Capisco e condivido il tuo "sfogo": nessuno di noi si sogna un mondo pieno di inquinamento, scorie e malattie.
    Le scelte in ambito energetico purtroppo rispondono più a interessi legati al dio denaro (leggasi CIP6 o "certificati verdi"), quindi ogni grande centrale progettata (idroelettrica, nucleare, eolica, ecc.) viene proposta da chi non ha assoluamente a cuore la tutela dell'ambiente ma solo il proprio portafogli...
    Siamo contrari alle mega-centrali, siamo favorevoli ai piccoli impianti per l'autoproduzione e lo scambio delle eccedenze (vai su www.decrescitafelice.it e leggi qualche intervento in merito al problema energetico).
    Siamo anche e soprattutto per l'efficienza energetica e il risparmio, che da soli ci possono dare oltre il 60% dell'energia necessaria quotidianamente: si tratta di rendere energeticamente efficienti edifici, abitazioni e impianti di produzione.
    Hai mai sentito parlare degli edifici "passivi" (case e/o fabbriche?): si tratta di strutture che non necessitano di energia perchè sono... autosufficienti. Prova a verificare in rete...
    Insomma, la tutela dell'ambiente e del nostro futuro parte da scelte di buonsenso e lungimiranti, che guardano non agli interessi particolari ma al bene comune.
    Salutissimi
    David

    By Blogger Tritone, at 07 marzo, 2009 15:02  

  • Perfettamente d'accordo su tutto quello che dici.
    Conosco benissimo le case passive, il risparmio energetico ed i piccoli impianti verdi perfettamente integrati.
    Anche se giovane sono un addetto del settore perciò so quello di cui si parla.

    Però credo ci siano tre punti da sottolineare.

    1_Il primo sono gli incentivi (i Certificati verdi che oggi sono sostituiti da tariffe omnicomprensive); visto che alla fin dei conti tutte le centrali elettriche sono incentivate più o meno indirettamente dallo Stato (quindi da noi) preferisco che quei soldi facciano arricchire un imprenditore che realizza un impianto fotovoltaico o eolico (con la salute che ne consegue e perchè no anche il grande indotto che si realizza) che una turbogas, una centrale a carbone o, dio ce ne scampi, una centrale nucleare.
    E' vero come dici tu che chi realizza centrali ''non ha assoluamente a cuore la tutela dell'ambiente ma solo il proprio portafogli'' ma è il sistema economico che ci siamo voluti, quello che abbiamo esportato in tutto il mondo che funziona così: il capitalismo.
    Allora se per una volta questo Sistema riusciamo a farlo girare nel verso giusto lasciamolo fare (è ovvio che poi qualcuno ci guadagni).

    2_Guardare il bene comune e non i propri specifici interessi deve essere prioritario.
    Io sono molto pessimista e credo che il mondo abbia già superato il punto di non ritorno perciò credo che ci sia rimasto davvero poco tempo per convertire il nostro sistema energetico.
    Il risparmio energetico è una cosa ottima ma andava fatto 20 anni fa.
    Oggi servono passi accelerati specialmente in Italia dove le energie alternative sono assolutamente poco sviluppate.

    3_Il mio sfogo capisci che è naturale.
    Io capisco tutte le vostre ragioni che spiegate come hai fatto tu sono sacrosante e condivisibili.
    Il problema che poi arrivano distorte e amplificate ai media e di lì alle orecchie della gente già lobotomizzata dalla televisione.
    Capisci che ''essere contro le grandi pale o i grandi impianti'' diventa semplicemente ''essere contro eolico e fotovoltaico''.

    Viviamo in un mondo (volutamente ridotto in questo stato di bassezza culturale) di semplici.
    I concetti che si vogliono far passare devono essere semplicissimi e senza fronzoli altrimenti vengono fraintesi.

    Berlusconi (il fautore del grande Golpe delle menti che si è realizzato negli ultimi 20 anni soprattutto sui più giovani) nel '94 disse ai suoi fedelissimi ''organizzate una campagna elettorale come se doveste vendere un giocattolo ad un bambino ...''

    Sappiamo tutti cosa poi accadde...

    Il mio sfogo è anche dovuto al fatto che ho una piccola società nel campo delle alternative, nata nei primi mesi di crisi, e tutti i giorni combatto contro i mulini a vento per convincere le Banche a finanziarmi, per sclafire l'enorme ignoranza che ruota attorno alle energie verdi e per non perdermi nell'oceano della burocrazia italiana.

    Io continuo a combattere ma le forze non sono infinite.

    Speravo e ancora continuo a sperare di migliorare questa nostra nazione, ma inizio a chiedermi se non sia una mera utopia.

    Ho pensato un tempo che il sistema economico e politico italiano potesse ancora essere guarito; ora inizio a pensare che forse occorre distruggerlo e poi riformarlo.

    Scusate se sono andato un po' fuori tema.

    Un saluto.

    By Blogger blueworld, at 08 marzo, 2009 13:28  

  • ... allora perchè non unire le nostre forze e promuovere in ogni dove le energie rinnovabili per l'autoproduzione energetica?
    Noi (come ass. ambientaliste) stiamo pensando ad un mini-tour in alcuni centri dell'Appennino dove promuovere, con ditte-partner di fiducia (ovvero che hanno principi condivisi):
    - efficienza e risparmio energetico
    - mini/micro impianti (fotovoltaico, solare termico, geotermia, eolico, idroelettrico...)
    - informazioni su agevolazioni/conto energia/ecc.

    L'idea è di presenziare con uno stand durante le iniziative di richiamo già attive (es: sagra paesana, mostra, evento, ecc.).
    Un piccolo modo concreto per unire la protesta verso i mega-impianti dei "soliti noti", fare divulgazione e promuovere la progettualità e le piccole ditte che lavorano dalle nostre parti.
    ciao
    David

    By Blogger Tritone, at 08 marzo, 2009 22:44  

  • Scusa se non ho risposto prima, ma ero all'estero.
    D'accordissimo con te su tutti i punti.

    Se la crisi c'è è anche perchè la ricchezza in questo paese gira sempre e solo attorno a pochi grandi industriali.
    L'universo delle PMI ma soprattutto delle Micro Aziende, vero motore portante della nostra economia, resta sempre ai margini dei giochi finanziari.

    C'è una cifra che è impressionante: circa il 60% della ricchezza in Italia è nelle mani di meno del 10% della popolazione (al pari della Turchia!!).

    Comunque, sono riuscito di nuovo a farla lunga.

    La mia azienda si chiama 3Energy s.r.l. puoi visitare il sito se vuoi www.3energy.it

    Ciao, a presto.

    By Blogger blueworld, at 20 marzo, 2009 14:06  

  • che sia un grande business è confermato, ci sono stati diversi scandali in Italia che hanno coinvolto mafia a epolitica...
    ma non per questo è da rimettere in discussione l'energia alternativa dell'eolico....meglio 100 pale eoliche che una sola raffineria

    By Anonymous Anonimo, at 14 luglio, 2010 15:40  

  • ciao Anonimo: ti dirò di più.
    Meglio un edificio passivo di una centrale (di qualsiasi tipo)!

    L'energia risparmiata costa "0" ed è un investimento a tempo indeterminato per il futuro dei nostri figli.
    Case passive = lavoro nel settore dell'edilizia + ricerca di materiali e tecnologie sempre migliori.
    Ricordiamoci che occorre svincolarci dall'ottica della "Grande centrale" e iniziare a diventare autoproduttori di energia: bastano due pannelli e una sonda geotermica, o una microeolico e un mini-idroelettrico.
    ciao

    By Blogger Tritone, at 14 luglio, 2010 17:48  

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