Incenerire fa male alla salute? "Solo" 435 ricerche scientifiche dicono di sì!
Mi hanno segnalato che sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica del 16 maggio scorso, a pagina 90, un articoletto anonimo (…sintesi giornalistica dovuta alla contrattazione, parola per parola, in riunioni infuocate dei caporedattori, oppure sfuggito per errore alla penna rossa dei censori?) ci informa che “solo” 435 (QUATTROCENTOTRENTACINQUE) ricerche scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite malformi spaventoso in prossimità degli inceneritori. Ma va?!?!
Sullo stesso giornale il povero Beppe Grillo è stato accusato con ogni tipo di cattiveria per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori (meglio se cancrovalorizzatori!), ma ti ammazzano comunque.
Il perverso meccanismo che sta dietro ai mass-media per rendere di scarso o nullo interesse notizie di una certa importanza (…visto che riguardano la nostra salute, cosa dite? Saranno importanti ‘ste notizie?!?) si può intuire già dal titolo, che spesso e volentieri favorisce la lettura o meno di un pezzo qualsiasi: Se questo articolo fosse stato, ad esempio…
Aveva ragione Grillo, gli inceneritori uccidono!
… forse avrebbe destato grande curiosità. Ecco invece il titolo-ombra:
“Emissioni: Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancro. Quando la salute se ne va in fumo (tossico).
Non viene pronunciata la parolina magica (inceneritore). Non accenna alle 435 ricerche (… e non una sola!). Si parla di vaghe emissioni… (?). Insomma, il 95% dei lettori non si accorge di nulla. E se cercate sul web, digitando diossina – pubmed – istituto sorveglianza sanitaria francese … non esce nulla di nulla di questa importante notizia.
Meditate, gente, meditate! E divulgate!
Sullo stesso giornale il povero Beppe Grillo è stato accusato con ogni tipo di cattiveria per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori (meglio se cancrovalorizzatori!), ma ti ammazzano comunque.
Il perverso meccanismo che sta dietro ai mass-media per rendere di scarso o nullo interesse notizie di una certa importanza (…visto che riguardano la nostra salute, cosa dite? Saranno importanti ‘ste notizie?!?) si può intuire già dal titolo, che spesso e volentieri favorisce la lettura o meno di un pezzo qualsiasi: Se questo articolo fosse stato, ad esempio…
Aveva ragione Grillo, gli inceneritori uccidono!
… forse avrebbe destato grande curiosità. Ecco invece il titolo-ombra:
“Emissioni: Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancro. Quando la salute se ne va in fumo (tossico).
Non viene pronunciata la parolina magica (inceneritore). Non accenna alle 435 ricerche (… e non una sola!). Si parla di vaghe emissioni… (?). Insomma, il 95% dei lettori non si accorge di nulla. E se cercate sul web, digitando diossina – pubmed – istituto sorveglianza sanitaria francese … non esce nulla di nulla di questa importante notizia.
Meditate, gente, meditate! E divulgate!
PS: considerate che in Italia ricerche di questo tipo non se ne fanno poi così tante, anzi… Poi scoppia il caso del latte alla diossina vicino all’incantevole cancrovalorizzatore di Brescia!
DF
Ecco il testo dell’articolo
“Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento. Lo dice una ricerca, resa pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale Pub Med (www.ncbi.nim.nih.gov) che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione alla capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a “inceppare” uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.”
(ndr: il pezzo non è firmato ma sta all’interno di una specie di box dentro un articolo di Arnaldo D’Amico)
0 Comments:
Posta un commento
<< Home