Natura et Ratio

martedì, giugno 10, 2008

Rifiuti, efficienza energetica, ambientalismo del fare, decrescita

Sono tanti gli argomenti e i temi "caldi" che in queste ultime settimane - europei di calcio permettendo - finiscono sui mass-media locali e nazionali. Soffermando l'attenzione sugli aspetti ambientali, ecco alcune riflessioni.

RIFIUTI
Campania e non solo: il problema della "monnezza" lo si è fatto diventare tale per specularci sopra (leggasi soldi pubblici) nelle varie fasi del ciclo (raccolta/trasporto/smaltimento) . La soluzione è semplice ed è già applicata anche in Italia con risultati più che positivi: raccolta differenziata spinta (porta a porta), compostaggio della frazione umida/organica, trattamento meccanico-biologico. Un esempio su tutti? Il centro riciclo Vedelago (TV)

Quello che manca, a monte, è una seria disincentivazione fiscale sui prodotti che nascono già rifiuti e per giunta non riciclabili (o il cui riciclaggio è costoso/complicato, vedi alcuni materiali "misti", poliaccoppiati, ecc.). Ma la politica, come al solito, dorme sonni profondi quando si tratta di fare scelte lungimiranti. Scusate, ho usato un termine che non esiste nel vocabolario del politico....
Eppure basterebbe così poco per risparmiare risorse naturali e... soldini!

ENERGIA
Si fa un gran parlare di nucleare di n-esima generazione, di super-centrali a carbone pulito, di mega-impianti di non-so-cosa-ma-basta-che-siano-enormi. Alle spalle dei novelli profeti ci sono due motivi subdoli, ma mica tanto: appalti super-appetibili (soldi, mazzette, amici costruttori, ecc.) e crescita infinita.
Continuiamo a costruire strade, industrie, case sempre più energivore ed è ovvio che serve sempre più energia e non basterà tutto l'uranio dell'universo per soddisfare la domanda. Se da un lato è l'idolatrato modello di crescita ad essere assolutamente errato (vogliamo crescere? ci sono altri modi per farlo!), dall'altra parte c'è la necessità di cambiare rotta nella produzione di energia.
Basta super-impianti industriali, si all'autoproduzione e alla democrazia energetica.
Qualche banale esempio?
- ad Arezzo si va ad idrogeno.
- qui si costruiscono fabbriche passive ad emissioni zero
- il sole è la risposta a tutto!

Cari politici di destra, di centro e di sinistra che sponsorizzate (per vostro tornaconto personale?) il nucleare, i rigassificatori, l'eolico industriale, siete rimasti indietro di anni, aggiornatevi!!!

AMBIENTALISMO DEL FARE
Fare cosa? TAV, strade, cave, discariche, inceneritori?
Bell'ambientalismo, che si basa su solide basi scientifiche e morali. Ambientalista è chi si batte, credo, contro i delitti perpetrati quotidianamente nei confronti della Terra, della salute, dei diritti di tutti gli esseri viventi. E non sponsorizza acriticamente, solo per dire SI, finte soluzioni che portano altri problemi e fomentano lotte sociali e civili.
Ambientalista è colui che sa dare una risposta ai problemi che affliggono l'ambiente, dicendo NO alle speculazioni e a mega-progetti ad personam, e SI alle alternative valide, senza scartare la famosa "opzione zero" per iniziative fantasmagoriche e assurde (il ponte sullo stretto?).
Vi segnalo questo articolo tratto dal sito www.decrescitafelice.it .

DECRESCITA
Farsi lo yogurt a casa, coltivarsi nel proprio giardino ortaggi come zucchine, pomodori e melanzane non contribuisce al fumoso indice che è il PIL.
Avete un orto? Vi fate il pane in casa? Non lo dite a nessuno, ma state contribuendo alla crisi economica più nera che esista!!!
Un paradosso? Per il modello attuale di crescita infinita, propugnato tanto da politici ottusi che da anacronistici imprenditori, no. Per noi che crediamo nella decrescita felice e in uno stile di vita più sobrio, si.


Italiani, aprite gli occhi e mettete nell'armadio la pigrizia! E, se vi ritrovate in una o più di queste considerazioni, partecipate attivamente alla vita sociale e politica applicando le regole del buonsenso!