Natura et Ratio

martedì, gennaio 12, 2010

Anche i crostacei sono "animali senzienti" e soffrono?


Eccovi un link ad un pdf di un importante studio, pubblicato di recente negli Annali dell'Istituto Superiore di Sanità, che cerca di far luce su di un aspetto essenziale del "benessere animale".

Queste ed altre ricerche ci consentiranno, in un futuro oramai prossimo, di non assistere più a trucide agonie in diretta di gamberi & aragoste... sempre in attesa di nuove persone interessate a cambiare il mondo a partire dalla propria tavola, diventando vegetariani/vegani: minore impronta ecologica & rispetto per ogni forma di vita animale!


"Behavioural indicators of pain in crustacean decapods"

Francesca Gherardi
Dipartimento di Biologia Evoluzionistica, Università degli Studi di Firenze, Florence, Italy
http://www.iss.it/binary/publ/cont/ISSA09_0021_2571_2009_S_45_04_432_438.pdf

Ecco il riassunto in italiano
Indicatori comportamentali di “sofferenza” nei Crostacei Decapodi.

Il tema della “sofferenza” da parte degli invertebrati è assai controverso. Da un punto di vista operativo, il problema potrebbe essere affrontato analizzando le risposte nei confronti di stimoli potenzialmente dolorosi e la complessità del comportamento come indice delle loro capacità cognitive. Ai dati ottenuti è possibile applicare l’argomentazione per analogia. Il comportamento osservato è confrontato con quello degli animali “superiori”, dove le similarità eventualmente riscontrate potrebbero indicare la capacità degli invertebrati a possedere esperienze analoghe a quelle dei vertebrati.
In questa revisione, si discuteranno alcuni esempi tratti dalla letteratura dei Crostacei Decapodi che potrebbero suggerire la loro natura di animali “senzienti”. Si osserverà, comunque, che la ricerca in questo settore è ancora limitata. Gli studi che esaminano la relazione tra risposte comportamentali e stimoli dolorosi sono scarse e le varie pubblicazioni che evidenziano comportamenti complessi nei decapodi riguardano un esiguo numero di specie.
Al contrario, anche in risposta all’attesa revisione della legislazione europea in tema di benessere animale, appare necessario rivolgere maggiore interesse scientifico al problema della sofferenza negli invertebrati.

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