Ci siamo veramente stancati di questa politica!!!
In tutta sincerità, non so dire se chi ci governa abbia tutte le rotelle al posto giusto (e colpisca scientemente certe categorie già abbondantemente bistrattate) o se stiano parando colpi alla rinfusa (mettendo però KO quasi sempre le fasce più deboli, i redditi dipendenti, la cultura, la tutela ambientale, la sanità pubblica...).
Da diversi anni detesto parlare di "politica", provo un profondo senso di disgusto: quando, però, ti toccano su certi "argomenti" che ti stanno a cuore con il solito arrogante e tracotante modo di fare - poi argutamente pubblicizzato nei mass-media quale straordinaria epopea moderna di risanamento dei conti e di risorgimento economico (operato con tagli lineari che sfiorano appena le "caste", chissà come mai...) - sento trasudare "solo" fiele e indignazione!
Ma come si può restare indifferenti e ignavi di fronte al ripetuto taglio dei fondi per l'assistenza di chi sta veramente male? Come ingoiare senza batter ciglio atti che stanno spingendo verso l'eutanasia di Stato ciò che resta di buono della scuola pubblica e della cultura? Come restare inermi e indifferenti quando a rimetterci sono sempre gli stessi ("noi" gente comune che paga le tasse per avere servizi pubblici efficienti, che crede nella giustizia, nella solidarietà, nella condivisione di risorse&cultura, nella sobrietà...)?
E c'è chi siede su poltrone di comando che pur avendo rubato, corrotto, distratto, consumato, danneggiato, usurpato... resta fermo al suo posto o, male che vada, passa da uno scranno all'altro: a questi ed altri "signori" da noi stipendiati, però, lo Stato (cioè i nostri rappresentanti) non taglia nulla.
Io - come molti altri - non ho più parole. E questo è un brutto segno, perchè quando finiscono le parole...
Etichette: ambiente, cultura, ignavi, indifferenti, politica, scuola pubblica, società, tagli
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