Di balestrucci, rondini, topini & rondoni
Questa mattina, nell'area verde di fronte al laboratorio di Scienze del liceo dove insegno, abbiamo rinvenuto il corpicino (purtroppo) esanime di un giovane balestruccio.
In effetti proprio stamane un primo piccolo contingente di questi simpatici e ciarlieri passeriformi si è fatto notare per i voli acrobatici tra giardino e plesso scolastico.
Insettivoro, appena una quindicina di grammi di peso, il balestruccio è un "cugino" della rondine e, come molte altre specie migratrici, affronta ogni anno due viaggi di ben 4.000 / 6.000 km (...e scusate se è poco!). Da alcuni anni le popolazioni rondini, rondoni, topini e balestrucci sono - complice l'uomo e le sue attività - in lenta ma progressiva rarefazione (in alcuni casi con perdite fino al 30%). Eccovi un recente articolo che tratta di questa problematica.
Probabilmente un mix di fattori (lo sforzo derivante dalla migrazione, le basse temperature dei giorni scorsi, la scarsità di prede e lo stato di salute complessivo) ha determinato la sorte di questo esemplare civitanovese. Che alla fine è diventato occasione, spunto e.... "attore suo malgrado" per parlare in alcune classi di balestrucci & co.
Tutti possiamo, nel nostro piccolo, aiutare questi preziosi "insetticidi naturali": la Lipu, ad esempio, invita a partecipare al censimento annuale dei nidi di balestrucci e rondini. Come fare? Eccovi il link.
E buone osservazioni!
PS: molti si lamentano dello "sporco" che questi animalì possono fare attorno al proprio nido. Si tratta, in verità, di deiezioni che possono essere usate quale ottimo concime per fertilizzare le piante ornamentali. E' sufficiente apporre sotto al nido una tavoletta di legno (si può fissare alla parete ad un altezza ritenuta comoda per la gestione delle deiezioni) e pulirla di tanto in tanto. Semplice no? E se venite a conoscenza di persone intente a distruggere i nidi di queste specie, segnalatelo alle Autorità competenti (Corpo Forestale, Polizia Provinciale, guardie ecologiche, ecc.) perché si tratta di un'azione punita per legge dello Stato (la n. 157 del 1992).
La foto del balestruccio che accompagna questo post è stata presa a solo scopo illustrativo dal web
In effetti proprio stamane un primo piccolo contingente di questi simpatici e ciarlieri passeriformi si è fatto notare per i voli acrobatici tra giardino e plesso scolastico.
Insettivoro, appena una quindicina di grammi di peso, il balestruccio è un "cugino" della rondine e, come molte altre specie migratrici, affronta ogni anno due viaggi di ben 4.000 / 6.000 km (...e scusate se è poco!). Da alcuni anni le popolazioni rondini, rondoni, topini e balestrucci sono - complice l'uomo e le sue attività - in lenta ma progressiva rarefazione (in alcuni casi con perdite fino al 30%). Eccovi un recente articolo che tratta di questa problematica.
Probabilmente un mix di fattori (lo sforzo derivante dalla migrazione, le basse temperature dei giorni scorsi, la scarsità di prede e lo stato di salute complessivo) ha determinato la sorte di questo esemplare civitanovese. Che alla fine è diventato occasione, spunto e.... "attore suo malgrado" per parlare in alcune classi di balestrucci & co.
Tutti possiamo, nel nostro piccolo, aiutare questi preziosi "insetticidi naturali": la Lipu, ad esempio, invita a partecipare al censimento annuale dei nidi di balestrucci e rondini. Come fare? Eccovi il link.
E buone osservazioni!
PS: molti si lamentano dello "sporco" che questi animalì possono fare attorno al proprio nido. Si tratta, in verità, di deiezioni che possono essere usate quale ottimo concime per fertilizzare le piante ornamentali. E' sufficiente apporre sotto al nido una tavoletta di legno (si può fissare alla parete ad un altezza ritenuta comoda per la gestione delle deiezioni) e pulirla di tanto in tanto. Semplice no? E se venite a conoscenza di persone intente a distruggere i nidi di queste specie, segnalatelo alle Autorità competenti (Corpo Forestale, Polizia Provinciale, guardie ecologiche, ecc.) perché si tratta di un'azione punita per legge dello Stato (la n. 157 del 1992).
La foto del balestruccio che accompagna questo post è stata presa a solo scopo illustrativo dal web
Etichette: balestrucci, biodiversità, Rondini, rondoni, tutela
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