12/11/2014... io c'ero!
Capita raramente, nella pur breve storia dell'umanità, di essere testimoni di piccoli-grandi eventi che lasciano un segno indelebile e imperituro.
Bene, lo scorso 12 novembre 2014 posso umilmente dire... "io c'ero". Ho trepidato, gioito e pianto (sì, un pochino!) per la fase clou della missione spaziale della sonda Rosetta e del lander Philae dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Forse ai più sembrerà una notizia "banale", di secondo piano e quasi... melensa, dato che arrivare ad orbitare attorno ad una cometa e far scendere un piccolo lander (il modulo Philae) su di una palla di neve sporca sembra tutto fuorché un evento epocale.
E' vero, di primo impatto e senza una minima riflessione la notizia passa e lascia poco, anzi... qualcuno inizia a borbottare su quanto potrà essere costato questo giochetto per fanatici di astronomia (alla fine ciascun europeo ha sborsato l'enorme cifra di 3,50 euro per questa missione!!!). Ma se ci si ferma solo un attimo a riflettere ragionando sui motivi che ci spingono, fin dagli albori della civiltà, a porci domande e a provare ad andare ogni giorno più avanti nella ricerca di risposte.... bene, allora gli occhi (e il cuore) iniziano a vedere quello che solo chi sogna con i piedi ben ancorati a terra può immaginare, scienziati in primis.
Avere un obiettivo improbabile (studiare una cometa... portando una sonda sulla sua superficie), progettare un veicolo in grado di arrivare, dopo 10 anni dal lancio e 6,4 miliardi di chilometri percorsi, ad oltre 500 milioni di km dalla Terra per un incontro galante e misterioso con l'anonima cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, uno dei corpi celesti che racchiude i segreti dell'origine del nostro Sistema Solare: ecco, questi sono i sogni che portano al vero progresso dell'umanità, perché sfidando incognite, imprevisti e difficoltà, si superano ostacoli e si cercano risposte ai quesiti di sempre (...da dove veniamo? Cosa nasconde il suolo di una cometa? Nel ghiaccio di questi corpi celesti possono essere presenti i mattoncini della vita, ovvero amminoacidi?)....
Il bello della tecnologia di oggi è che basta un pc per essere aggiornati - tramite siti, blog e social network - in tempo reale o quasi... dato che la distanza della sonda porta ad un ritardo di circa 28-30' nelle comunicazioni. Un bell'esempio di living science, tra freddi dati dei monitor del centro di controllo missione di Darmstatd dell'Agenzia Spaziale Europea e le emozioni lette nei visi - ora preoccupati e tesi, ora distesi e felici - dei ricercatori che hanno letteralmente investito oltre 15 anni della loro vita professionale a questa missione. I primi dati hanno letteralmente cambiato le (scarse) conoscenze attorno a questi misteriosi e affascinanti corpi che nascondono i segreti della formazione del Sistema Solare (pianeta Terra compreso) e non è che l'inizio!
Per saperne di più su cosa è veramente accaduto il 12 novembre vi rimando a questo video e a questo bellissimo articolo scritto da Marco Malaspina dell'INAF. Per i più piccoli, c'è questo bel video-cartoon che spiega l'incredibile viaggio della sonda Rosetta e del lander Philae.
La missione non termina qui, ovviamente: scienziati e cittadini comuni sono in attesa dei primi, preziosi risultati registrati dagli strumenti a bordo dei due spacecraft. E speriamo di avere altre notizie entro agosto 2015, quando sono previste le ultime fasi di questo bellissimo sogno.
Ad majora, Rosetta & Philae!
Bene, lo scorso 12 novembre 2014 posso umilmente dire... "io c'ero". Ho trepidato, gioito e pianto (sì, un pochino!) per la fase clou della missione spaziale della sonda Rosetta e del lander Philae dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Forse ai più sembrerà una notizia "banale", di secondo piano e quasi... melensa, dato che arrivare ad orbitare attorno ad una cometa e far scendere un piccolo lander (il modulo Philae) su di una palla di neve sporca sembra tutto fuorché un evento epocale.
E' vero, di primo impatto e senza una minima riflessione la notizia passa e lascia poco, anzi... qualcuno inizia a borbottare su quanto potrà essere costato questo giochetto per fanatici di astronomia (alla fine ciascun europeo ha sborsato l'enorme cifra di 3,50 euro per questa missione!!!). Ma se ci si ferma solo un attimo a riflettere ragionando sui motivi che ci spingono, fin dagli albori della civiltà, a porci domande e a provare ad andare ogni giorno più avanti nella ricerca di risposte.... bene, allora gli occhi (e il cuore) iniziano a vedere quello che solo chi sogna con i piedi ben ancorati a terra può immaginare, scienziati in primis.
Avere un obiettivo improbabile (studiare una cometa... portando una sonda sulla sua superficie), progettare un veicolo in grado di arrivare, dopo 10 anni dal lancio e 6,4 miliardi di chilometri percorsi, ad oltre 500 milioni di km dalla Terra per un incontro galante e misterioso con l'anonima cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, uno dei corpi celesti che racchiude i segreti dell'origine del nostro Sistema Solare: ecco, questi sono i sogni che portano al vero progresso dell'umanità, perché sfidando incognite, imprevisti e difficoltà, si superano ostacoli e si cercano risposte ai quesiti di sempre (...da dove veniamo? Cosa nasconde il suolo di una cometa? Nel ghiaccio di questi corpi celesti possono essere presenti i mattoncini della vita, ovvero amminoacidi?)....
Il bello della tecnologia di oggi è che basta un pc per essere aggiornati - tramite siti, blog e social network - in tempo reale o quasi... dato che la distanza della sonda porta ad un ritardo di circa 28-30' nelle comunicazioni. Un bell'esempio di living science, tra freddi dati dei monitor del centro di controllo missione di Darmstatd dell'Agenzia Spaziale Europea e le emozioni lette nei visi - ora preoccupati e tesi, ora distesi e felici - dei ricercatori che hanno letteralmente investito oltre 15 anni della loro vita professionale a questa missione. I primi dati hanno letteralmente cambiato le (scarse) conoscenze attorno a questi misteriosi e affascinanti corpi che nascondono i segreti della formazione del Sistema Solare (pianeta Terra compreso) e non è che l'inizio!
Per saperne di più su cosa è veramente accaduto il 12 novembre vi rimando a questo video e a questo bellissimo articolo scritto da Marco Malaspina dell'INAF. Per i più piccoli, c'è questo bel video-cartoon che spiega l'incredibile viaggio della sonda Rosetta e del lander Philae.
La missione non termina qui, ovviamente: scienziati e cittadini comuni sono in attesa dei primi, preziosi risultati registrati dagli strumenti a bordo dei due spacecraft. E speriamo di avere altre notizie entro agosto 2015, quando sono previste le ultime fasi di questo bellissimo sogno.
Ad majora, Rosetta & Philae!
Etichette: Agenzia Spaziale Europea, Agenzia Spaziale Italiana, ASI, astronomia, cometa, cometa 67/P, cultura scientifica, divulgazione, educazione, ESA, Philae, ricerca, Rosetta
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