Buonascuola, circolari ministeriali, gite e viaggi di (d)istruzione. O.... sull'elogio del paradosso
Volete sapere le ultime "chicche" provenienti dal ministero dell'istruzione pubblica (tecnicamente supportato, in questo caso, dal ministero dell'interno)?
Quella più "carina" riguarda una circolare fresca fresca (la n. 674 del 3 febbraio) relativa ai "Viaggi di istruzione e visite guidate". Bene, mettetevi seduti che la storia è interessante ma anche foriera di vertigini e labirintite :)
Se si esclude il più che condivisibile aspetto legato all'organizzazione dell'uscita (in particolare alla scelta della ditta di trasporto, scelta che non deve ridursi al mero criterio economico), tutti gli altri punti di questa circolare sono decisamente paradossali.
In pratica, prima di iniziare il viaggio, preside e insegnanti accompagnatori devono:
- verificare che l'autista abbia la patente (!) e un contratto in regola con la ditta;
- verificare, inoltre, che l'autista non abbia bevuto (e che non beva durante le soste, con "marcatura a uomo" in autogrill e in albergo) e, cosa più importante, che non abbia assunto (e non assuma) sostanze stupefacenti;
- controllare il rigoroso rispetto dei limiti di velocità (diversi a seconda delle condizioni meteorologiche, del tipo di strada e del traffico) e dei tempi di riposo -giornaliero e settimanale - dell'autista;
- verificare la presenza delle cinture di sicurezza e dei relativi pittogrammi, nonché l'uso dei suddetti sistemi di ritenuta;
- ispezionare il mezzo di trasporto al fine di evidenziare potenziali pericoli, manomissioni o difetti strutturali (pneumatici, luci di posizioni e fanali vari, retrovisori, dotazioni di emergenza, tergicristalli, liquidi, batteria, ecc.).
Non ci credete? E' (purtroppo) tutto vero :O
Scaricatevi la circolare e gli allegati, sono veramente "illuminanti" quali indicatori del livello di "sanità mentale" di chi ci rappresenta: la sicurezza è importante, qui nessuno scherza su questo aspetto (e ci mancherebbe, dato che custodiamo il tesoro più prezioso al mondo, i giovani). D'altra parte non si può scaricare tutto sulla scuola e sugli insegnanti, che - a parte il "saper insegnare", cosa peraltro non scontata e comunque non così semplice come sembra - devono conoscere i rudimenti del pronto soccorso, le basi di psicologia e psicopatologia dell'età evolutiva, regolamento d'Istituto, regolamento dei viaggi di istruzione, lingua inglese per CLIL, "patentino" per rilevare i BES, nozioni di diritto civile e penale (perché la legge non prevede ignoranza), normative sull'igiene e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di vacanza/soggiorno, codice della strada e codice di navigazione, alfabeto morse (anche nella variante marziana), regole del burraco e ricetta del tiramisù vegano.
Questa circolare - del resto - si aggiunge alle altre che prevedono, tra le altre cose, che il docente si premuri:
- di controllare che l'albergo dove alloggeranno gli alunni sia a norma (uscite di sicurezza, estintori, antisismica, ecc.), senza balconi raggiungibili dalle camere e con gli studenti disposti possibilmente nelle camere del pian terreno;
- di avere sempre sotto controllo l'intero gruppo di studenti dei quali è "tutore" ai sensi delle vigenti norme civili e penali, evitando di perderli di vista durante tutto il viaggio;
- di prevenire qualsiasi pericolo dovesse capitare nel corso degli spostamenti (a piedi e con mezzi pubblici).
La cosa bella è che, contingenza per contingenza, se dovesse accadere qualcosa nel corso di un viaggio di istruzione la prima cosa che un giudice va a controllare è se il/i docente/i hanno seguito alla lettera, punto per punto, queste e altre prodigiose circolari.
Per la prossima gita scolastica, dunque, gli insegnati saranno forniti di uno speciale kit comprendente:
- una serie di alcol test, compresi i marker Etilglucoronide-ETG, specifico per autisti di autobus;
- almeno 5 saggi immunoenzimatici ELISA, certificati CE, per la rilevazione di droghe e dei loro metaboliti su campioni biologici come capelli, sangue & saliva (prego autista, sputi qui: è per il test antidroga, ordine del ministero!);
- profondimetro per pneumatici (o calibro di profondità), utile per la misura dello spessore del battistrada;
- misuratore di intensità luminosa per fanali di bus & co.;
- multimetro, caricabatterie e batteria universale di riserva;
- catene da neve (nel caso si rompano quelle in dotazione, che magari sono di scarsa qualità...);
- prontuario per il riconoscimento delle malattie rare (per quelle comuni è sufficiente il colpo d'occhio grazie alla formazione acquisita dopo anni di esperienza);
- infine, un agente di polizia del tipo gonfiabile da usare come deterrente "contra omnia" nel caso se ne ravvisasse la necessità.
Ergo, chi è che si rende disponibile ad accompagnare in gita una classe? Strano, mi sembra di non vedere mani alzate....
W la #buonascuola !
Quella più "carina" riguarda una circolare fresca fresca (la n. 674 del 3 febbraio) relativa ai "Viaggi di istruzione e visite guidate". Bene, mettetevi seduti che la storia è interessante ma anche foriera di vertigini e labirintite :)
Se si esclude il più che condivisibile aspetto legato all'organizzazione dell'uscita (in particolare alla scelta della ditta di trasporto, scelta che non deve ridursi al mero criterio economico), tutti gli altri punti di questa circolare sono decisamente paradossali.
In pratica, prima di iniziare il viaggio, preside e insegnanti accompagnatori devono:
- verificare che l'autista abbia la patente (!) e un contratto in regola con la ditta;
- verificare, inoltre, che l'autista non abbia bevuto (e che non beva durante le soste, con "marcatura a uomo" in autogrill e in albergo) e, cosa più importante, che non abbia assunto (e non assuma) sostanze stupefacenti;
- controllare il rigoroso rispetto dei limiti di velocità (diversi a seconda delle condizioni meteorologiche, del tipo di strada e del traffico) e dei tempi di riposo -giornaliero e settimanale - dell'autista;
- verificare la presenza delle cinture di sicurezza e dei relativi pittogrammi, nonché l'uso dei suddetti sistemi di ritenuta;
- ispezionare il mezzo di trasporto al fine di evidenziare potenziali pericoli, manomissioni o difetti strutturali (pneumatici, luci di posizioni e fanali vari, retrovisori, dotazioni di emergenza, tergicristalli, liquidi, batteria, ecc.).
Non ci credete? E' (purtroppo) tutto vero :O
Scaricatevi la circolare e gli allegati, sono veramente "illuminanti" quali indicatori del livello di "sanità mentale" di chi ci rappresenta: la sicurezza è importante, qui nessuno scherza su questo aspetto (e ci mancherebbe, dato che custodiamo il tesoro più prezioso al mondo, i giovani). D'altra parte non si può scaricare tutto sulla scuola e sugli insegnanti, che - a parte il "saper insegnare", cosa peraltro non scontata e comunque non così semplice come sembra - devono conoscere i rudimenti del pronto soccorso, le basi di psicologia e psicopatologia dell'età evolutiva, regolamento d'Istituto, regolamento dei viaggi di istruzione, lingua inglese per CLIL, "patentino" per rilevare i BES, nozioni di diritto civile e penale (perché la legge non prevede ignoranza), normative sull'igiene e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di vacanza/soggiorno, codice della strada e codice di navigazione, alfabeto morse (anche nella variante marziana), regole del burraco e ricetta del tiramisù vegano.
Questa circolare - del resto - si aggiunge alle altre che prevedono, tra le altre cose, che il docente si premuri:
- di controllare che l'albergo dove alloggeranno gli alunni sia a norma (uscite di sicurezza, estintori, antisismica, ecc.), senza balconi raggiungibili dalle camere e con gli studenti disposti possibilmente nelle camere del pian terreno;
- di avere sempre sotto controllo l'intero gruppo di studenti dei quali è "tutore" ai sensi delle vigenti norme civili e penali, evitando di perderli di vista durante tutto il viaggio;
- di prevenire qualsiasi pericolo dovesse capitare nel corso degli spostamenti (a piedi e con mezzi pubblici).
La cosa bella è che, contingenza per contingenza, se dovesse accadere qualcosa nel corso di un viaggio di istruzione la prima cosa che un giudice va a controllare è se il/i docente/i hanno seguito alla lettera, punto per punto, queste e altre prodigiose circolari.
Per la prossima gita scolastica, dunque, gli insegnati saranno forniti di uno speciale kit comprendente:
- una serie di alcol test, compresi i marker Etilglucoronide-ETG, specifico per autisti di autobus;
- almeno 5 saggi immunoenzimatici ELISA, certificati CE, per la rilevazione di droghe e dei loro metaboliti su campioni biologici come capelli, sangue & saliva (prego autista, sputi qui: è per il test antidroga, ordine del ministero!);
- profondimetro per pneumatici (o calibro di profondità), utile per la misura dello spessore del battistrada;
- misuratore di intensità luminosa per fanali di bus & co.;
- multimetro, caricabatterie e batteria universale di riserva;
- catene da neve (nel caso si rompano quelle in dotazione, che magari sono di scarsa qualità...);
- prontuario per il riconoscimento delle malattie rare (per quelle comuni è sufficiente il colpo d'occhio grazie alla formazione acquisita dopo anni di esperienza);
- infine, un agente di polizia del tipo gonfiabile da usare come deterrente "contra omnia" nel caso se ne ravvisasse la necessità.
Ergo, chi è che si rende disponibile ad accompagnare in gita una classe? Strano, mi sembra di non vedere mani alzate....
W la #buonascuola !
Etichette: alberghi, autobus, controllo, docenti, gite, insegnanti, responsabilità, scuola, studenti, viaggi istruzione
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