La pandemia silenziosa dell'inquinamento atmosferico
Le notizie che dovrebbero circolare ogni giorno, interessare i cittadini e - soprattutto - mettere in moto i neuroni di chi governa (a qualsiasi livello) con provvedimenti a cascata.
La pandemia silenziosa da "air pollution" miete qualcosa come 400.000 morti (premature) ogni anno in Europa: vi sembra poco perdere, nella sola Italia, 70.000 persone ogni anno? 191 morti al giorno, quasi 8 all'ora... Per cosa? Per le emissioni inquinanti di veicoli a benzina, gasolio, metano e gpl, per gli impianti di riscaldamento alimentati da combustibili fossili, per le emissioni industriali. Insomma, per il "benessere". Cioè, per quello che viene spacciato per benessere, PIL e crescita.
Informazione, prevenzione, regolamenti edilizi seri e applicabili (edifici passivi), norme fiscali a vantaggio di chi lavora producendo zero emissioni (o si avvicina a quell'obiettivo), tecnologie "carbon neutral", ... insomma, di provvedimenti da adottare ce ne sarebbero a bizzeffe.
Ma guardate la cartina e, in particolare, il colore "nero" della Pianura Padana. Sono decenni che siamo a conoscenza del problema: domeniche senz'auto, targhe alterne, chiusura dei centri abitati al traffico sono solo paraventi che servono a poco o a nulla.
Bisogna cambiare decisamente rotta, il ché non significa meno benessere o "crescita negativa".
Non c'è alternativa. E non c'è futuro (per nessuno, eh!).
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- Dati mortalità: Ministero Salute (2021) e articolo su "Wired" del 4.12.2022
- Tecnologie Carbon neutral
Etichette: aria, combustibili fossili, Europa, futuro, inquinamento, inquinamento atmosferico, Italia, mortalità, morti premature, pandemia, politica, salute, salute pubblica, sostenibilità
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