ULTIMO DELL'ANNO... COI BOTTI (DEI CACCIATORI)
Mancano pochi minuti a mezzogiorno dello scorso 31 dicembre. Mi trovo con la mia ragazza nei boschi sommitali tra il M.te Giuoco del Pallone e il M.te Cafaggio, per una breve passeggiata naturalistica lungo la carrareccia che scende verso fonte dell'Acera (sopra la rocca di Spindoli - Fiuminata). Dopo aver incrociato alcune roboanti moto da cross intente a percorrere prati e piste forestali, all'improvviso ci siamo troviati coinvolti - nostro malgrado - in una vera e propria scena di "guerra": spari, urla e latrati di cani salivano rapidamente da valle, mentre siamo stati accerchiati da una decina di auto di cacciatori che, fucile in mano, si accordavano via radio sulla zona da battere alla ricerca delle loro ambite prede.
La passeggiata, come potete immaginare, si è bruscamente interrotta e ci siamo piano piano diretti verso il punto dove avevamo lasciato, un'oretta prima, l'auto. A presidiare la zona altri baldi cacciatori muniti di gilet arancione e l'immancabile fucile sulla spalla: un rapido saluto e il consiglio di fare molta attenzione e poco rumore, perchè altrimenti avremmo disturbato la battura di caccia.
Ora mi (vi) chiedo: passeggiare in montagna non dovrebbe essere un'attività rilassante, tranquilla e a contatto con i "suoni" della natura? E com'è possibile trovarsi, senza averne avuto notizia alcuna, proprio nel bel mezzo di una battuta di caccia al cinghiale, con rischi e pericoli che potete immaginarvi (viste anche le tristi notizie di cronaca riportate quasi settimanalmente)?
Faccio notare che la zona non è stata preventivamente tabellata (come invece ci ha risposto uno dei cacciatori incontrati) e che, al nostro arrivo in zona, era tutto più che tranquillo (altrimenti non avremmo scelto il posto per una passeggiata). Insomma... un ultimo dell'anno veramente coi botti (dei cacciatori!).
David
La passeggiata, come potete immaginare, si è bruscamente interrotta e ci siamo piano piano diretti verso il punto dove avevamo lasciato, un'oretta prima, l'auto. A presidiare la zona altri baldi cacciatori muniti di gilet arancione e l'immancabile fucile sulla spalla: un rapido saluto e il consiglio di fare molta attenzione e poco rumore, perchè altrimenti avremmo disturbato la battura di caccia.
Ora mi (vi) chiedo: passeggiare in montagna non dovrebbe essere un'attività rilassante, tranquilla e a contatto con i "suoni" della natura? E com'è possibile trovarsi, senza averne avuto notizia alcuna, proprio nel bel mezzo di una battuta di caccia al cinghiale, con rischi e pericoli che potete immaginarvi (viste anche le tristi notizie di cronaca riportate quasi settimanalmente)?
Faccio notare che la zona non è stata preventivamente tabellata (come invece ci ha risposto uno dei cacciatori incontrati) e che, al nostro arrivo in zona, era tutto più che tranquillo (altrimenti non avremmo scelto il posto per una passeggiata). Insomma... un ultimo dell'anno veramente coi botti (dei cacciatori!).
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