EFFETTO “GREEN” SEMPRE PIU’ DIFFUSO IN ITALIA
In termini tecnico-golfistici, il green altro non è che quel settore del campo da golf con l’erbetta mantenuta sempre e costantemente di un verde brillante e ad un altezza di circa 3-4 cm.
La pallina da golf, una volta lanciata sul green, rotolerà dolcemente verso la buca, per la gioia del giocatore di turno.
Che c'azzecca la siccità con il golf? E il green?
In questi giorni di caldo e afa, vi sarete senz’altro accorti dello stato di sofferenza dei nostri fiumi (ridotti a rigagnoli color marroncino… anche maleodoranti) e avrete notato i colori pressoché giallognoli che sta assumendo la vegetazione dei campi non coltivati, delle zone incolte, dei prati-pascoli montani. Colori che stonano, e non poco, con quelli verdi brillanti di alcuni giardini privati. E’ l’effetto “green” che si sta diffondendo sempre più velocemente in tutta Italia: nonostante la siccità imperante, malgrado ci siano persone costrette a rifornirsi d’acqua dalle autobotti della Protezione Civile per le loro necessità quotidiane, esistono persone distinte che dall’alto della loro condizione mentale superiore e verdeggiante aprono rubinetti e sifoni per annaffiare l’erbetta del proprio giardino.
Migliaia di litri di acqua che finiscono sui nuovi campi da golf urban-rurali (pardon, sui giardini di questi intelligenti personaggi) a tutte le ore, sia in quelle più afose (quando al terreno finisce si e no un 20% dell’acqua spruzzata), sia nottetempo….
Qualcuno dirà: vabbè, saranno fatti loro, avranno il loro pozzo per l’acqua, e a te che te ne importa?
E’ il principio che contesto, quello che porta a consumare acqua (spesso e volentieri si tratta di acqua potabile!!!!) per avere un giardino sempreverde da far vedere e invidiare. Mentre ci sono persone e animali, fuori dal green, che non hanno nemmeno una goccia d’acqua inquinata da bere….
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