Dalla padella alla brace!
... in quali mani siamo finiti?
Quale mente perversa le ha suggerito queste linee-guida?
Cari frequentatori del blog, leggere, meditare e ... tremare!!!
... ambientalismo liberale ... energia nucleare ... carbone pulito ... termovalorizzatori ... difesa dell'ambiente mediante costruzione di termovalorizzatori ....
Come recita un motto latino, mai come in questo momento si deve lottare... per aspera ad astra!
Speriamo solo che resti qualche stellina ad illuminarci il cammino!
:-)
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Il Ministro Prestigiacomo alla Commissione Ambiente della Camera:
ecco le priorità della "questione ambientale"
(estratto dalla relazione del ministro, 1 luglio 2008)
(...)
Credo che si debba voltare pagina. Per farlo dobbiamo passare dall’ecologismo dei no, all’ambientalismo che non ostacola lo sviluppo, ma pone paletti e indica priorità e percorsi virtuosi. Un ambientalismo che non è linea di confine della crescita socio-economica, ma è parte integrante delle politiche di sviluppo.
Dobbiamo passare, insomma, dall’ambientalismo ideologico all’ambientalismo liberale. Dall’economia che vede la tutela dell’ambiente come gravame collaterale, all’economia che considera l’ambiente come snodo fondamentale, risorsa, e anche business, della società del futuro.
Dobbiamo passare, insomma, dall’ambientalismo ideologico all’ambientalismo liberale. Dall’economia che vede la tutela dell’ambiente come gravame collaterale, all’economia che considera l’ambiente come snodo fondamentale, risorsa, e anche business, della società del futuro.
(...)
In questo panorama di politica energetica si inserisce anche la scelta del Governo a favore dell’energia nucleare, un’energia pulita, che non produce gas serra, che è ampiamente usata da tutti i nostri concorrenti europei e mondiali (che infatti pagano l’energia molto meno di noi, sia per i consumi privati che per quelli industriali, e questo penalizza gravemente il sistema-Italia). Puntare ad un energetico che nel medio periodo ci consenta di arrivare al 25% di rinnovabili e ad un altro 25% di nucleare, lasciando solo il restante 50% ai combustibili fossili, credo sia un programma sicuramente non facile da attuare.
(...)
Intendiamo, inoltre promuovere la diversificazione dei combustibili per il funzionamento degli impianti di generazione di energia elettrica anche attraverso il ricorso al carbone pulito.
(...)
Ferme restando le prevalenti competenze delle Regioni in materia, gli indirizzi dell’attività del Ministero dell’Ambiente vedono come priorità la promozione di interventi finalizzati alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti attraverso:
- sistemi efficaci di incentivazione della raccolta differenziata per il recupero della materia e dell’energia;
- sostegno alle Regioni per l’approvazione di piani regionali per la gestione del ciclo dei rifiuti con particolare riferimento alla termovalorizzazione nonchè alla previsione di sistemi di monitoraggio e controllo per una tracciabilità dei flussi di gestione di tutte le tipologie di rifiuti
- sistemi efficaci di incentivazione della raccolta differenziata per il recupero della materia e dell’energia;
- sostegno alle Regioni per l’approvazione di piani regionali per la gestione del ciclo dei rifiuti con particolare riferimento alla termovalorizzazione nonchè alla previsione di sistemi di monitoraggio e controllo per una tracciabilità dei flussi di gestione di tutte le tipologie di rifiuti
(...)
Nell’ambito degli interventi di semplificazione, occorre valorizzare e razionalizzare il sistema dei controlli al fine di assicurare una tutela integrata e complessiva dell’ambiente con particolare riferimento alla valutazione ambientale strategica. Si tratta di eliminare le duplicazioni, semplificare le procedure e ridurre le moltiplicazioni dei livelli amministrativi con la finalità primaria di coniugare le esigenze della necessaria salvaguardia ambientale con quelle dello sviluppo sostenibile
(...)
! ! ! e c c o l e c h i c c h e f i n a l i ! ! ! ! ! !
(...)
L’obiettivo delle misure fiscali del Governo sarà quello di valorizzare l’ambiente come bene economico. Occorre favorire lo sviluppo delle imprese che si specializzano nella difesa dell’ambiente attraverso la costruzione degli impianti di termovalorizzazione, la realizzazione degli impianti di depurazione delle acque,la produzione di energie rinnovabili, etc. Secondo la logica del fare ambiente, quindi, la protezione e la salvaguardia ambientale potranno diventare settori di attrazione di risorse per investimenti e occupazione, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di creazione di posti di lavoro e di rilancio del turismo.
(...)
Che dire: Prestigiacomo, più di Pecoraro e meglio di Matteoli!
1 Comments:
Ecco nelle mani di chi siamo:
articolo tratto da l’Espresso del 25 ottobre 2001 di Marco Lillo
LA FABBRICA DELLE MALATTIE
Il gruppo chimico che il ministro possiede con la famiglia è sotto
inchiesta.
Dopo la bancarotta fraudolenta, spuntano strani disturbi.
Combatterò le ineguaglianze sociali, i problemi dei più deboli, degli
invalidi.... Il ministro delle Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo, ha
le idee molto chiare.
Per realizzarle non deve andare lontano.
sarebbe sufficiente che poggiasse lo sguardo sui casi umani della sua
azienda, la Ved di Siracusa.
Per esempio su tre operai che hanno avuto figli con malformazioni congenite.
O su quelli che non hanno mai fumato una sigaretta e che dopo dieci anni di
stabilimento si ritrovano la polvere nei polmoni.
Coincidenze. E' la risposta degli operai che si sono sentiti opporre dal
padre del ministro, Giuseppe Prestigiacomo, fondatore ed amministratore
dell'impero della vetroresina. ma avolte le coincidenze sono sospette.
Nella fabbrica della famiglia Prestigiacomo si lavora in condizioni di
sicurezza che sono oggetto di una inchiesta della Procura di Siracusa.
il sotituto Maurizio Musco procede per lesioni contro papà Prestigiacomo e
altri dirigenti. due dipendenti hanno denunciato la società dopo aver fatto
delle analisi ai polmoni. tre mesi fa la Polizia è entrata in ditta
riscontrando una seri di violazioni.
Gli operai si feriscono gravemente e muoiono con frequenza inquietante. La
settimana scorsa è morto un dipendente di una delle aziende del gruppo
cadendo da un traliccio mentre lavorava. pochi mesi prima un altro era
rimasto gravemente ferito alla Ved. ma la vicenda più inquietante, finora
passata sotto silenzio, è quella delle malformazioni congenite dei bambini.
Tutto comincia nel 1993, qunado Sebastiano Guzzardi, un operaio di 36 anni,
scopre che suo figlio ha una malformazione congenita dell'uretere che fa
tornare i veleni del suo corpo al rene, danneggiandolo. Dopo due operazioni
è tornato alla normalità.
Ora ha sette anni e conduce una vita serena, anche se il rene è danneggiato
e deve essere sogggetto a controlli frequenti. Il suo caso non è isolato.
Tre anni dopo, un collega di Guzzardi, si ritrova nella medesima situazione:
suo figlio nasce con una malformazione all'uretere. anche lui ha la febbre e
il reflusso urinario. Anche lui è operato a Vicenza. Il tarlo che ronza
nella testa dei due papà diviene un rombo un anno dopo. nello stesso reparto
della fabbrica, un caposquadra li chiama in disparte e confida:<<>>. un
incubo. Non passa un anno e un altro operaio ha una bambina che gli nasce
con la febbre e i problemi alle vie urinarie.
A questo punto, Sebastiano Guzzardi pensa che la misura sia colma.
Cerca una risposta ai suoi dubbi dal padrone, Giuseppe Prestigaicomo, e
dalla Asl, ma niente. solo la Cgil lo aiuta e lo fa eleggere rappresentante
sindacale in azienda. sempre la Cgil avvia una campagna per migliorare le
condizioni di lavoro in fabbrica, ma la famiglia Prestigiacomo non apprezza.
Il 14 maggio la Ved spedisce a Sebastiano una lettera minacciosa:<<>>.
Eppure la richiesta di comprare gli aspiratori per tutelare i polmoni dei
dipendenti non era campata in aria. Dopo le indagini della procura, pochi
giorni fa , gli aspiratori sono stati installati. eppre le sostanze usate
per produrre la vetroresina potrebbero avere un legame con le malattie.
Alcuni operai ricordano ad esempio che in fabbrica in passato si usva una
sostanza chimica denominata dimetil anilina. La faccenda è delicata, e per
capirlo basta sentire una delle massime esperte del settore, la dottoressa
Fiorella Belpoggi, ricercatrice della Fondazione Ramazzini di Bologna:<<>>.
Uno studio che la famiglia Prestigiacomo ha evitato di fare. Sembra che si
voglia rimuovere il problema.
L'azienda è arrivata anegare una settimana di ferie, trasformata in cassa
integrazione, a un lavoratore che chiedeva di stare vicino al figlio durante
l'intervento. Un altro operaio ha avuto due figli nati con alcune dita delle
mani attaccate. L'operaio chiese un prestito da trattenere in busta paga per
la seconda operazione, ma gli fu opposto un rifiuto. solo grazie a una
colletta dei colleghi il bambino è stato operato.
E Stefania Prestigiacomo? Sebastiano Guzzardi, oltre a essere un suo
dipendente, è anche cugino di secondo grado. Ma appena la mise a parte del
suo dubbio, l'attuale ministro cambiò tono:<<>>. Nessuno ha certezze in
questo campo. ma proprio per questo le istituzioni sanitarie dovrebbero
verificare. eppure nessuno si muove. i Prestigiacomo a Siracusa sono
abituati a non rendere conto. gli stabilimenti incriminati in precedenza
erano in dotazione alla Sarplast, l'azienda di famiglia fallita nel 1997
perchè oltre a non pagare i creditori non seguiva gli ordini del giudice. Al
cerac è seguita una indagine per bancarotta fraudolenta. secondo i giudici
"la società ha compiuto atti diretti a frodare le ragioni dei creditori ed
ha occultato l'attivo". Il procuratore capo di Siracusa ha scoperto decine
di miliardi finiti alle controllate estere o usati per pagamenti
preferenziali alle banche amiche, e ha iscritto nel registro degli indagati
una ventina di amministratori. Eppure i Prestigiacomo continuano a lavorare
negli stessi locali, con gli stessi macchinari e gli stessi operai, avendo
cambiato solo la struttura societaria.
E Stefania? (Più precisamente "E Olivia Stefania?", aggiungiamo noi) Quali
responsabilità ha? In qualità di socio di maggioranza relativa alla holding
di famiglia ( 21,5%) è il principale beneficiario della bancarotta
ipotizzata dai magistrati, ma non è perseguibile perchè non ha incarichi
esecutivi. qunato alle condizioni sanitarie, anche qui non esiste una sua
responsabilità diretta. Prima di lasciare l'azienda era un dirigente senza
rappresentanza: <<>> ha raccontato al "Sole 24 Ore".
ANCORA
Stefania Prestigiacomo è titolare del 21,5 per cento della Fincoe srl di
Casalecchio sul Reno (stessa quota detiene la sorella Maria Pia, mentre il
padre Giuseppe possiede il 9,7 per cento: i tre insieme hanno la maggioranza
assoluta dell’azienda). La Fincoe è un po’ la holding di famiglia. E se il
suo indirizzo porta nel bolognese, gli interessi sono in Sicilia. La società
ha in portafoglio il 99 per cento della Coemi spa, che sta a Priolo
Gargallo, e cioè a Siracusa. Non basta. La Coemi controlla a sua volta (al
59,1 per cento) la Vetroresina Engineering Development (Ved), che sempre a
Priolo sta. E non è ancora finita, perché un altro 22,5 per cento della Ved
è di proprietà del Gruppo Sarplast spa (di nuovo Priolo), di cui Giuseppe
Prestigiacomo ha il 6,29 per cento (l’azienda è fallita nel 1997 e, a causa
di un’inquietante serie di incidenti e malattie dei dipendenti, dal 2000 è
al centro di un’indagine della Procura di Siracusa: il fascicolo parla di
lesioni colpose).
INFINE, TRATTO DA WIKIPEDIA
L’Ufficio di Medicina del lavoro di Messina ha riscontrato nelle urine dei
lavoratori della ditta Coemi, società controllata dalla Fincoe S.r.l., di
proprietà della famiglia Prestigiacomo, addetti all’impianto cloro-soda,
concentrazioni di mercurio molto al di sopra del limite massimo consentito
By Anonimo, at 07 luglio, 2008 09:18
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