Natura et Ratio

giovedì, dicembre 18, 2008

SEMPRE DI CORSA MA…. DOVE STIAMO ANDANDO?



Può sembrare scontato, banale e retorico, ma è proprio così. Tra nuove superstrade, terze o quarte corsie autostradali, ariose complanari, treni ad alta velocità e… luccicanti iper-centri commerciali, si corre sempre più in fretta. Per andare al lavoro o per fare spese, commissioni, viaggi… l’importante è produrre e consumare, consumare e produrre. Se ci si ferma… è la fine! Non riusciremmo più a stare dietro alle mode del momento, che ti impongono ad ogni stagione nuovi vestiti, nuovi mobili, nuovi elettrodomestici, nuove formule accattivanti della serie “3x2” e così via. E guai a non avere la fanta-televisione al plasma o l’ultimo videofonino-hifi, ce l’ha pure il vicino che guadagna meno di noi, sarebbe un affronto!
Insomma, abbiamo forse perso il lume della ragione?
E come non biasimarci, dato che siamo quotidianamente bombardati (o forse ipnotizzati?) da pubblicità e stimoli iperconsumistici, che viviamo ogni giorno sempre più accelerati, che abbiamo a disposizione mezzi e infrastrutture sempre più veloci, che rincorriamo esasperanti (e frustranti) forme sempre più estreme di competizione (… riversandole anche nei nostri figli, che già a 8 anni d e v o n o assolutamente primeggiare nello sport, nella musica, nel modo di vestire, ecc.).
E allora, mi (vi) chiedo: dove stiamo andando, o, meglio, dove vogliamo arrivare?
Desideriamo forse raggiungere quel tanto agognato (quanto illusorio, visto il prezzo che c’è da pagare in termini di stress psico-fisico ed economico) senso di benessere che il sistema socio-economico capital-liberalista ci sposta sadicamente ogni giorno un po’ più in avanti?

Io, ma forse sono un extraterrestre per come vivo (…senza TV, poveretto!) e penso (…illuso, lui crede di pensare!), non riesco a credere che, visto il presente (tra crisi economico-finanziarie e sociali), il futuro possa essere fatto solo e soltanto in funzione di una crescita continua di produzione e consumi, consumi e produzione. C’è un limite a tutto, anche alla masochistica idea dello “sviluppismo” illimitato.
Vabbè, volto pagina e vado a farmi lo yogurt: latte appena munto raccolto dall’allevatore vicino di casa e fermenti lattici “avanzati” dall’ultima volta. Una “sana” decrescita (http://www.decrescitafelice.it/) inizia proprio dalle piccole cose: provare per credere.

E poi….a pensarci bene, forse i veri extraterrestri sono gli altri. Quelli che… lo stress aumenta ogni giorno di più, un vero e proprio gruppo da Facebook, insomma. Ecco cosa siamo veramente: una realtà virtuale inglobata in una spirale perversa che ci ha fatto perdere il contatto con la realtà e con i veri valori di un esistenza… limitata e umana!

2 Comments:

  • E' probabile che sia davvero così...La ragione l'abbiamo persa o ce l'hanno fatta perdere quegli "stregoni" del marketing, che sono riusciti ad intrupparci ben bene.Eh si noi ci siamo abituati. Mi ricordo di una sigla famigerata MinCulPop e di un altro tizio che mi pare si chiamasse Goebbels...Mi (vi) ricorda qualcosa? Nonostante la "libertà" di cui godiamo, viviamo in una gabbia senza sbarre le cui regole sono semplici e spietate: se vivi uniformato agli altri osannando il credo della crescita e dei consumi sarai come tutti, felice e satollo, mostrando anche sulla lingua i BRANDS di ciò che hai consumato.
    Ma se ci si ferma un momento a pensare, e non ci vuole molto, si comprende quanto Dante avesse ragione parlando degli ignavi che inseguivano semplici stracci.
    Riappropriamoci del nostro tempo e del nostro cervello, liberiamoci di quell'ansia di "AVERE" per dedicarci a noi, a GAIA, impegnandoci pian piano a che non sia solo yogurt, ma anche salsa, minestra, e perchè no carta ed energia autoprodotta.
    Certo a qualcuno non piace...ed ha abolito gli incentivi, ma non solo: chissà quali accordi ci stanno dietro, ma il fotovoltaico non deve decollare, piuttosto facciamo centrali nucleari!
    Poi le scorie andranno in qualche miniera di salgemma siciliana, ci sono gli "amici" che si preoccuperanno di tutto.
    UN caro saluto per una "sconosciuta" che sembra di conoscere da lungo tempo.
    Marco Pomelius

    By Anonymous Anonimo, at 28 dicembre, 2008 07:54  

  • ... resistere, resistere, resistere!
    ^_^

    By Blogger Tritone, at 28 dicembre, 2008 12:19  

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