Natura et Ratio

lunedì, gennaio 05, 2009

PER UN 2009 DI PACE, INIZIAMO DA ARMI E BANCHE



In questi giorni segnati dall’inasprimento del conflitto Israelo-Palestinese, vi riporto due documenti di grande interesse, prendendo spunto dal n. 321 de “L’APPUNTALAPIS” - www.traterraecielo.it).
Secondo fonti autorevoli (dal sto www.governo.it e dall’edizione del 29.3.08 de “Sole 24 Ore”), nel 2007 sono cresciute le esportazioni di armi prodotte nel nostro Belpaese ed esportate laddove spirano venti di guerra. Armi italiane per uccidere vite umane…
E chi finanzia questi movimenti di milioni di euro? Le nostre Banche Armate, ovviamente. Leggere, meditare e … agire: lottiamo per la riconversione dell’industria bellica e… cambiamo banca!


CRESCONO LE ESPORTAZIONI DI ARMI
(dal Sole 24 ORE, 29 Marzo 2008)

È aumentato anche nel 2007 l'export di armi prodotte dall'industria italiana. La crescita è stata del 9,4% a 2.369 milioni di euro complessivi, considerando il valore delle esportazioni definitive...
Lo rende noto il Rapporto annuale al Parlamento della Presidenza del Consiglio. L'incremento è significativo perché viene dopo un periodo di impetuosa crescita: il 2006 aveva segnato infatti un incremento del 61% del valore delle licenze di esportazione rilasciate dal ministero degli Esteri.
«L'industria italiana per la difesa ha di fatto consolidato e rilanciato la propria capacità produttiva nel campo delle esportazioni di materiale per la sicurezza e difesa - si legge nel rapporto - confermandosi capace di rimanere competitiva in aree tecnologiche d'avanguardia». Fra le esportazioni autorizzate emergono «l'importante commessa verso il Pakistan per sistemi di difesa antiaerea di punto e le commesse per pattugliatori ed artiglierie navali per la Turchia».
L'azienda al primo posto per valore è Mbda Italia, società missilistica del gruppo Finmeccanica, con 442,9 milioni per la vendita al Pakistan di missili antiaerei Spada.
Il Pakistan è al primo posto tra i Paesi destinatari delle armi italiane, con quasi il 20% del totale, pari a 471,6 milioni, davanti a Finlandia (250,96 milioni), Turchia (174,57 milioni), Gran Bretagna (141,77 milioni) e Stati Uniti (137,72 milioni). Al settimo posto la Malaysia, 120 milioni per la fornitura di addestratori Aermacchi Mb339 e sistemi d'artiglieria navale.
Il contratto per i missili al Pakistan è stato autorizzato verso la fine dell'anno. La Farnesina ha atteso diverse settimane prima di firmare la licenza, per l'imbarazzo legato alla delicata situazione politica del Paese.
La seconda azienda esportatrice è la Intermarine, nel settore navale, che fa capo alla Immsi di Roberto Colaninno, con 244,8 milioni. Quindi Fincantieri (191,6 milioni), Agusta Westland (190) e Oto Melara (167,65), entrambe controllate da Finmeccanica.
Nelle operazioni autorizzate del 2007 non c'è una maxicommessa già annunciata da Finmeccanica, la fornitura alla Turchia di elicotteri Agusta A129, perché non è completata la procedura di autorizzazione.

Nel capitolo dedicato alle banche finanziatrice del l'export, il Rapporto spiega che gli «importi autorizzati per istituti di credito» sono 1.224,8 milioni: al primo posto Unicredit banca d'impresa (183,27 milioni, il 14,96% del totale), seguita da Deutsche Bank (173,92 milioni), Intesa Sanpaolo (144,65). Più distanziate Citibank (84 milioni), Bnl (63,82), Abc International Bank (58), Cassa di risparmio di Bologna (53,66), Bnp Paribas (48,39), Hsbc Bank (27,18), Commerzbank (26,98).

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BANCHE ARMATE…
… ovvero le banche che finanziano il mercato delle armi.
La lista che segue è parziale per due motivi. Il primo è che riguarda solo le operazioni UFFICIALI, cioè autorizzate dal governo. Nulla sappiamo di operazioni NON UFFICIALI, se ce ne sono. Il secondo è che nella lista compaiono solo i nomi di grandi gruppi bancari che, in anni recenti, hanno monopolizzato il mercato acquisendo molte banche minori o locali.
Spiace trovare ancora in questo elenco Banca Popolare di Milano, socio di Banca Etica ed una banca del Credito Cooperativo.

Se non vuoi contribuire anche tu, con il tuo conto in banca, a finanziare il mercato della guerra controlla la lista qui sotto. Se la tua banca è nella lista, o appartiene ad un gruppo bancario che è nella lista cambiala. Per non essere complice.

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Banche che hanno effettuato transazioni finanziarie (LEGALI, cioè autorizzate dal governo) legate al commercio delle armi nell'anno 2007.
INFO: www.nigrizia.it, www.banchearmate.it , www.governo.it

ABC International Bank PLC
Arab Bank - Roma
Banca Antonveneta
Banca di Bientina Credito Cooperativo
Banca di Roma SpA
Banca Nazionale del Lavoro SpA
Banca Popolare dell'Emilia Romagna
Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio
Banca Popolare di Milano
Banca UBAE SpA
Banca Valsabbina SCPA
Banco Bilbao Vizcaya
Banco di Brescia
Banco di San Giorgio spa ubi
Banco di Sardegna
Banco di Sicilia spa
Bipop Carire
Bnp Paribas
Carispaq spa
Cassa di Risparmio della Spezia spa
Cassa di Risparmio in Bologna spa
Citibank N.A.
Commerzbank A.G.
Credito Artigiano spa
Credito Valtellinese
Deutsche Bank spa
Europe Arab Bank Plc
Fortis Bank Sa-Nv
Hsbc Bank Plc
Intesa San Paolo spa
Natixis
Societè Generale
Unicredit Banca d'Impresa spa (Ultima in ordine alfabetico, ma prima per attività con 183 milioni di euro)

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