Natura et Ratio

sabato, novembre 06, 2010

Filtri antiparticolato & aumento delle polveri sottili: quando l'economia scherza con la salute


Servono veramente questi fantomatici filtri antiparticolato (FAP) per ridurre le emissioni di polveri dei veicoli e per tutelare la salute nostra e dei nostri figli, specialmente in città trafficate?


Una ficcante inchiesta di un valido giornalista italiano mette in luce aspetti a dir poco allucinanti....
Qui potete vedere il trailer dell'inchiesta [link esteso http://www.youtube.com/watch?v=K4iC7nSUesU&feature=player_embedded ]

Qui, invece, vi riporto le indicazioni tecniche dei ricercatori Gatti e Montanari, esperti di nanoparticelle e salute umana: [link esteso http://retedeicittadini.it/?p=5149 ]
Un estratto:
<< I dottori Gatti e Montanari hanno spiegato, con la chiarezza e la competenza che da sempre li contraddistingue, che questi filtri catturano le polveri di scarto e, dopo averle sottoposte ad un particolare processo chimico, le riscaldano ...fortemente così da frantumarle in pezzi molto più piccoli e numerosi di quanto non lo fosse il normale pm10 che esce generalmente dai tubi di scappamento. Risultato finale: la quantità di polvere che esce da questi filtri è la stessa di quella che usciva senza i filtri, se non fosse che essendo più finemente frantumata è molto più pericolosa di prima, in più ci sono le sostanze chimiche velenose inserite durante il processo di filtrazione. Il vantaggio, se così lo possiamo chiamare, è che le centraline che misurano il pm10 ne rileveranno di meno, perchè essendo passata parzialmente allo stato gassoso ed essendosi ridotta di dimensioni, la polvere “passa più inosservata” di prima. Così le ARPA e i sindaci si sentono più tranquilli, ma i loro cittadini si ammalano molto di più >>

<< Il fatto di far montare per legge un dispositivo che peggiora la qualità della nostra aria e fa aumentare parecchio il rischio di malattie per i cittadini è già di per sè incredibile, ma forse in quest’Italia lo possiamo anche capire se pensiamo che il 90% di tali filtri sono prodotti dal potente gruppo PIRELLI (…). Non finisce qui. L’azienda Dukic ha brevettato un altro tipo di dispositivo che si posiziona a monte della combusione, riuscendo a migliorare notevolmente questa fase e ad abbattere, questa volta realmente, le emissioni degli autoveicoli. Questo dispositivo così innovativo, inoltre, rispetto ai F.A.P., non avrebbe bisogno di manutenzione, costerebbe un terzo, ridurrebbe i consumi, insomma sarebbe un sogno per tutti. L’unico ostacolo, che ne impedisce ancora oggi l’omolazione legale forse è proprio il nome del produttore, che è appunto Dukic e non Tronchetti Provera >>

Etichette: , , , ,