Natura et Ratio

domenica, ottobre 01, 2017

Quanto ne sappiamo sui danni dell'inquinamento atmosferico in Italia?

Nel Belpaese si contano 1500 decessi/anno per milione di abitanti - valore di gran lunga superiore a tutte le altre nazioni europee - dovuti all'inquinamento atmosferico. E molte di queste morti premature riguardano giovani e giovanissimi!
In termini di prevenzione primaria si sta facendo ben poco: occorre lavorare anche su questo al Ministero della Salute, di concerto con gli altri dicasteri interessati (Ambiente e Sviluppo Economico in primis)!
#salute #ambiente #inquinamento #prevenzione Eccovi l'articolo divulgativo comparso su Repubblica.it

Etichette: , , , , , , , , , , , , , , , ,

lunedì, gennaio 16, 2017

Salute e qualità dell'aria: inquinati e moribondi a norma di legge. In Italia, come al solito!

Argomento "salute" e "qualità dell'aria".
Come è noto, sono in costante aumento le patologie (anche mortali) legate alla cattiva qualità dell'aria che respiriamo ogni giorno nelle nostre città. Chi ci rimette, come al solito, sono soprattutto bambini e anziani... i soggetti più deboli. Tanto per rinfrescare la memoria, uno degli ultimi (e tragici) aggiornamenti.
Bene.
La Regione Marche che fa, visto che in quanto a smog non scherziamo per niente?
Vedere il rapporto 2016 dell'ISPRA sullo stato dell'ambiente in Italia e dare una rapida occhiata, scaricando il capitolo 5, alla vostra regione di residenza (nel mio caso, tratto delle Marche).
Nel silenzio generale dei mass-media (e dell'assessorato competente), la giunta regionale emana cheta cheta a fine dicembre una 'classica' delibera "salvacapra&cavoli" (e in piena tradizione "scaricabarile", lasciando la patata bollente ai sindaci dei comuni) avente come oggetto "Misure contingenti 2016/2017 per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell'aria...".
Qui potete scaricare e leggere, se volete, il pdf della DGR. Due sintetiche osservazioni:
1) non tutti i comuni hanno centraline funzionanti e non tutte le (poche) centraline attive misurano i vari parametri richiesti per valutare compiutamente i livelli degli inquinanti (a chi spetta installarle e a chi spetta "farle funzionare"?!?!);
2) se i "risultati attesi" (citando testualmente la D.G.R. della regione a pag. 13) sono questi: "Grazie alle misure previste dal presente atto, si ritiene che ci saranno LIMITATI SUPERAMENTI dei limiti normativi per la qualità dell'aria ... " e cioè che si può continuare ad inquinare tranquillamente e a respirare PM10 & co., l'allarme lanciato da pneumologi ed oncologi sull'incremento delle malattie dell'apparato respiratorio in chi abita nelle città assediate dallo smog continuerà a restare inascoltato da chi ha il DOVERE di tutelare la salute e l'ambiente.
Inquinare si può. Per legge. E anche morire, sempre a norma di legge.
Insomma... "così è, se vi pare". #sapevatelo

Etichette: , , , , , , , , , , , , , , , ,

sabato, novembre 06, 2010

Filtri antiparticolato & aumento delle polveri sottili: quando l'economia scherza con la salute


Servono veramente questi fantomatici filtri antiparticolato (FAP) per ridurre le emissioni di polveri dei veicoli e per tutelare la salute nostra e dei nostri figli, specialmente in città trafficate?


Una ficcante inchiesta di un valido giornalista italiano mette in luce aspetti a dir poco allucinanti....
Qui potete vedere il trailer dell'inchiesta [link esteso http://www.youtube.com/watch?v=K4iC7nSUesU&feature=player_embedded ]

Qui, invece, vi riporto le indicazioni tecniche dei ricercatori Gatti e Montanari, esperti di nanoparticelle e salute umana: [link esteso http://retedeicittadini.it/?p=5149 ]
Un estratto:
<< I dottori Gatti e Montanari hanno spiegato, con la chiarezza e la competenza che da sempre li contraddistingue, che questi filtri catturano le polveri di scarto e, dopo averle sottoposte ad un particolare processo chimico, le riscaldano ...fortemente così da frantumarle in pezzi molto più piccoli e numerosi di quanto non lo fosse il normale pm10 che esce generalmente dai tubi di scappamento. Risultato finale: la quantità di polvere che esce da questi filtri è la stessa di quella che usciva senza i filtri, se non fosse che essendo più finemente frantumata è molto più pericolosa di prima, in più ci sono le sostanze chimiche velenose inserite durante il processo di filtrazione. Il vantaggio, se così lo possiamo chiamare, è che le centraline che misurano il pm10 ne rileveranno di meno, perchè essendo passata parzialmente allo stato gassoso ed essendosi ridotta di dimensioni, la polvere “passa più inosservata” di prima. Così le ARPA e i sindaci si sentono più tranquilli, ma i loro cittadini si ammalano molto di più >>

<< Il fatto di far montare per legge un dispositivo che peggiora la qualità della nostra aria e fa aumentare parecchio il rischio di malattie per i cittadini è già di per sè incredibile, ma forse in quest’Italia lo possiamo anche capire se pensiamo che il 90% di tali filtri sono prodotti dal potente gruppo PIRELLI (…). Non finisce qui. L’azienda Dukic ha brevettato un altro tipo di dispositivo che si posiziona a monte della combusione, riuscendo a migliorare notevolmente questa fase e ad abbattere, questa volta realmente, le emissioni degli autoveicoli. Questo dispositivo così innovativo, inoltre, rispetto ai F.A.P., non avrebbe bisogno di manutenzione, costerebbe un terzo, ridurrebbe i consumi, insomma sarebbe un sogno per tutti. L’unico ostacolo, che ne impedisce ancora oggi l’omolazione legale forse è proprio il nome del produttore, che è appunto Dukic e non Tronchetti Provera >>

Etichette: , , , ,