Natura et Ratio

lunedì, febbraio 24, 2014

"Quanto monotona sarebbe la faccia della Terra senza le montagne"

La bellissima citazione (di Immanuel Kant, NdR) ci introduce ad un tema a me molto caro: la montagna. Viverla nei suoi molteplici aspetti arricchisce non solo l'anima ma anche il cervello.
Conoscere i luoghi, forgiati dal tempo geologico e dalla (più recente) mano dell'uomo, significa anche trovare le nostre radici, confrontarci con i nostri limiti, capire gli errori (e gli orrori perpetrati alla natura) e percorrere la strada dell'eco-turismo di qualità.
D'altra parte la montagna non è "solo" natura, aria pura e romanticismo, come può sembrare a chi la frequenta lasciando il bozzolo di acciaio e cemento della città durante il fine settimana. E non è neanche "terra di nessuno", come pensa chi - munito di cestino - si improvvisa raccoglitore di questo o quel frutto di bosco: oltre a scoiattoli, martore, cervi e lupi, boschi e pascoli sono il luogo di lavoro e di vita degli ultimi "montanari", soprattutto di quelli che usano la sapienza del passato con le moderne tecnologie senza distruggere né danneggiare, applicando cioè quel buonsenso che oggi sembra mancare in qualsiasi livello della nostra pazza società del benessere.
Quindi, cari escursionisti e turisti dell'antropocene, siete i benvenuti in montagna ma... imparate a conoscerla, a partire da chi - umano e non - vi abita.

Per chi vuole approfondire l'aspetto legato al famoso detto "mens sana in corpore sano", eccovi un bel link ad un articolo che sottolinea i molteplici benefici del camminare in montagna.
Ad majora!

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