Natura et Ratio

lunedì, novembre 17, 2014

12/11/2014... io c'ero!

Capita raramente, nella pur breve storia dell'umanità, di essere testimoni di piccoli-grandi eventi che lasciano un segno indelebile e imperituro.
Bene, lo scorso 12 novembre 2014 posso umilmente dire... "io c'ero". Ho trepidato, gioito e pianto (sì, un pochino!) per la fase clou della missione spaziale della sonda Rosetta e del lander Philae dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Forse ai più sembrerà una notizia "banale", di secondo piano e quasi... melensa, dato che arrivare ad orbitare attorno ad una cometa e far scendere un piccolo lander (il modulo Philae) su di una palla di neve sporca sembra tutto fuorché un evento epocale.
E' vero, di primo impatto e senza una minima riflessione la notizia passa e lascia poco, anzi... qualcuno inizia a borbottare su quanto potrà essere costato questo giochetto per fanatici di astronomia (alla fine ciascun europeo ha sborsato l'enorme cifra di 3,50 euro per questa missione!!!). Ma se ci si ferma solo un attimo a riflettere ragionando sui motivi che ci spingono, fin dagli albori della civiltà, a porci domande e a provare ad andare ogni giorno più avanti nella ricerca di risposte.... bene, allora gli occhi (e il cuore) iniziano a vedere quello che solo chi sogna con i piedi ben ancorati a terra può immaginare, scienziati in primis.
Avere un obiettivo improbabile (studiare una cometa... portando una sonda sulla sua superficie), progettare un veicolo in grado di arrivare, dopo 10 anni dal lancio e 6,4 miliardi di chilometri percorsi, ad oltre 500 milioni di km dalla Terra per un incontro galante e misterioso con l'anonima cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, uno dei corpi celesti che racchiude i segreti dell'origine del nostro Sistema Solare: ecco, questi sono i sogni che portano al vero progresso dell'umanità, perché sfidando incognite, imprevisti e difficoltà, si superano ostacoli e si cercano risposte ai quesiti di sempre (...da dove veniamo? Cosa nasconde il suolo di una cometa? Nel ghiaccio di questi corpi celesti possono essere presenti i mattoncini della vita, ovvero amminoacidi?)....
Il bello della tecnologia di oggi è che basta un pc per essere aggiornati - tramite siti, blog e social network - in tempo reale o quasi... dato che la distanza della sonda porta ad un ritardo di circa 28-30' nelle comunicazioni. Un bell'esempio di living science, tra freddi dati dei monitor del centro di controllo missione di Darmstatd dell'Agenzia Spaziale Europea e le emozioni lette nei visi - ora preoccupati e tesi, ora distesi e felici - dei ricercatori che hanno letteralmente investito oltre 15 anni della loro vita professionale a questa missione. I primi dati hanno letteralmente cambiato le (scarse) conoscenze attorno a questi misteriosi e affascinanti corpi che nascondono i segreti della formazione del Sistema Solare (pianeta Terra compreso) e non è che l'inizio!

Per saperne di più su cosa è veramente accaduto il 12 novembre vi rimando a questo video e a questo bellissimo articolo scritto da Marco Malaspina dell'INAF. Per i più piccoli, c'è questo bel video-cartoon che spiega l'incredibile viaggio della sonda Rosetta e del lander Philae.
La missione non termina qui, ovviamente: scienziati e cittadini comuni sono in attesa dei primi, preziosi risultati registrati dagli strumenti a bordo dei due spacecraft. E speriamo di avere altre notizie entro agosto 2015, quando sono previste le ultime fasi di questo bellissimo sogno.
Ad majora, Rosetta & Philae!

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mercoledì, ottobre 20, 2010

Settimana della Cultura Scientifica boicottata dal Ministero dell'Istruzione?


Dal 18 al 24 ottobre 2010 il MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca scientifica organizza (o, sarebbe meglio scrivere, "dovrebbe organizzare") la XX^ settimana dedicata alla Cultura Scientifica.

Questo è stato il bel lancio della lodevole iniziativa da parte dell'On.le Ministro Gelmini nello scorso mese di maggio:
http://attiministeriali.miur.it/anno-2010/maggio/nota-24052010-n-206ric.aspx

Bene, siamo arrivati al 20 ottobre e di questa iniziativa.... se ne sono perse le tracce persino dalle parti del MIUR!!!
Infatti nella home-page del sito web istituzionale a tutt'oggi non v'è assolutamente traccia dell'evento, se non per un link seminascosto all'interno della sottopagina dedicata specificatamente al Ministero (http://www.istruzione.it/web/ministero/home ), che riporta a questa asettica schermata: http://www.istruzione.it/web/ricerca/diffusione .

Le cose sono due: o il sottoscritto è un imbranato nel navigare nel sito web del MIUR e non ha trovato la pagina dedicata all'evento (e può anche essere!), oppure c'è qualcosa che non va nei canali ministeriali di comunicazione: si parla tanto dell'importanza delle Scienze, si organizza una settimana dedicata alla cultura scientifica ma poi.... come fa un cittadino qualsiasi a venire a conoscenza degli eventi organizzati da università, scuole, enti di ricerca nell'ambito di questa importante settimana culturale?
Addirittura, e qui mi sono cadute le braccia, l'indirizzo e-mail specificatamente indicato nel sito del ministero per richiedere informazioni (vedere anche questo documento ministeriale: http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/21865ee6-b0ab-4ab3-8b6a-24023c8f5d32/Memorandum_2010.pdf ) non funziona, provare (come ho fatto io) per credere!!!!
In calce a questa mail vi riporto il messaggio di errore che evidenzia il non funzionamento dell'indirizzo e-mail appositamente realizzato.

Sinceramente, e lo dico sia come cittadino comune ma anche come biologo e insegnante, mi sarei aspettato qualcosina di più dal Ministero, che a parole punta molto sulle scienze (non c'è comunicato stampa che non metta in evidenza l'importanza delle discipline scientifiche) ma in quanto a fatti.... (leggasi taglio delle ore di geografia, scienze, chimica, fisica nelle scuole secondarie superiori; settimana della cultura scientifica lasciata nell'oblio...) sembra quasi voglia boicottarle.

Qualche banale esempio per divulgare l'iniziativa? Banner accattivanti nella home-page del ministero, comunicati stampa mirati, eventi pubblicati tra le news, campagna divulgativa nei mass-media, e-mail istituzionale funzionante, ecc.).

Che amarezza!!!!

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martedì, settembre 22, 2009

In DIFESA dell'educazione scientifica: serve anche il tuo aiuto!

Il riordino della scuola secondaria superiore in via di approvazione mette in pericolo, a causa di drastici tagli, il futuro dell’educazione scientifica nel nostro Paese e dello sviluppo ad essa collegato.

I sottoscritti, come rappresentanti qualificati di docenti, genitori e cittadini interessati all’efficacia della scuola e al futuro degli studenti,
CHIEDONO
al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di garantire che il riordino della scuola italianariconosca all’educazione scientifica un ruolo di primo piano e lo spazio adeguato.

A tutti i giovani deve essere garantita la formazione scientifica di base perché possano:
- sviluppare le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per interpretare i fenomeni naturali;
- fruire in modo corretto e consapevole delle moderne conquiste della scienza e della tecnologia.

È necessario che il curricolo per far “fare scienze” sia impostato secondo un approccio investigativo- sperimentale, fin dai primi anni di scuola. Ricerca internazionale, Unione Europea e OCSE convergono su questa indicazione (1).
Questo approccio richiede il tempo per svolgere le attività caratteristiche del procedere scientifico nell’acquisizione della conoscenza, cruciali per lo sviluppo di competenze di alto livello. Sono queste che fanno della cultura scientifica un valore irrinunciabile per la formazione del cittadino.
Le esigenze sopra descritte contrastano con la notevole diminuzione delle ore di scienze sperimentali che si riscontra in quasi tutti gli indirizzi previsti dai nuovi ordinamenti. Nei bienni degli istituti tecnici e professionali, si diminuiscono le ore delle scienze sperimentali e si dimezza il tempo per il laboratorio riducendolo con ciò a un ruolo marginale. Nei bienni dei licei classico e artistico, addirittura, mancano del tutto gli insegnamenti scientifico-sperimentali.Ridurre le risorse è controproducente. Bisogna, invece, valorizzare quanto già fatto per migliorare l’insegnamento scientifico (Piano ISS - Insegnare Scienze Sperimentali, Progetto Lauree Scientifiche, ricerche nelle SSIS per la formazione iniziale degli insegnanti) tenendo conto delle le migliori esperienze didattiche maturate nella scuola.
Mantenere alta la motivazione dei docenti a riqualificare la propria professionalità è determinante per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento delle scienze sperimentali nel nostro Paese.Occorre, pertanto, distribuire con maggiore equilibrio gli insegnamenti all’interno del tempo scuola complessivo, dando alle scienze sperimentali spazi e tempi di lavoro adeguati in tutti gli indirizzi.

VAI ALLA PAGINA PER APPORRE LA TUA FIRMA IN DIFESA DELL'EDUCAZIONE SCIENTIFICA: http://www.anisn.it/educazione_scientifica.php

(1)
European Commission, 2007. Science Education NOW: A renewed Pedagogy for the Future of Europe. Office for Official Publications of the European Communities, Luxembourg, 29 pp.
Eurydice, 2006. L’insegnamento delle scienze nelle scuole in Europa, politiche e ricerca. Eurydice, la rete di informazione sull’istruzione in Europa, Bruxelles, 93 pp.
OECD - PISA 2006, Science Competencies for Tomorrow’s World,Volume 1: Analysis. OECD Publications, Paris, 390 pp.
OECD, 2008. Encouraging Student Interest in Science and Technology Studies. OECD Publications, Paris, 132 pp.

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