Clima: siamo nella m... fino al collo!
"...siamo nella merda fino al collo..."
A dirlo non è un comico né un parolaio scurrile, ma un noto climatologo e ricercatore italiano che in modo nudo, crudo e laconico ha commentato i risultati del quinto Rapporto sul Clima (Assessment Report, AR5) dell'IPCC.
L'IPCC, giova ricordarlo, è formato da un gruppo di scienziati attivi in diversi centri di ricerca e università di tutto il mondo che si occupano di clima e dei cambiamenti climatici (è stato istituito dalle Nazioni Unite nel 1988).
Qui trovate il suo breve ma chiaro intervento.
Leggendo una parte significativa del rapporto, che trovate ben illustrato qui, viene evidenziato come "...la Terra si sta rapidamente avvicinando ad un punto di non ritorno irreversibile. L'impatto dell'uomo sta causando allarmanti livelli di minaccia a tutto il sistema planetario. Come scienziati che studiamo l'interazione della società umana con il resto della biosfera utilizzando un'ampia gamma di approcci disciplinari, noi siamo oramai completamente d'accordo che l'evidenza che gli esseri umani stanno danneggiando il sistema ecologico - che li mantiene in vita - è oramai schiacciante ... e la qualità della vita umana soffrirà su di una sostanziale degradazione già dal 2050 se si continua sull'attuale via di sviluppo..."
I toni sono veramente drammatici, ma nei mass-media e nell'azione politica non c'è traccia alcuna di questa tematica: i dati oramai ci sono, quel che manca è la presa di coscienza reale e concreta da parte di chi governa perché c'è l'assoluta necessità di intervenire per invertire la rotta. Tecnologie, know-how e imprese in grado di farci fare questo "salto" ci sono... manca solo la volontà politica.
A dirlo non è un comico né un parolaio scurrile, ma un noto climatologo e ricercatore italiano che in modo nudo, crudo e laconico ha commentato i risultati del quinto Rapporto sul Clima (Assessment Report, AR5) dell'IPCC.
L'IPCC, giova ricordarlo, è formato da un gruppo di scienziati attivi in diversi centri di ricerca e università di tutto il mondo che si occupano di clima e dei cambiamenti climatici (è stato istituito dalle Nazioni Unite nel 1988).
Qui trovate il suo breve ma chiaro intervento.
Leggendo una parte significativa del rapporto, che trovate ben illustrato qui, viene evidenziato come "...la Terra si sta rapidamente avvicinando ad un punto di non ritorno irreversibile. L'impatto dell'uomo sta causando allarmanti livelli di minaccia a tutto il sistema planetario. Come scienziati che studiamo l'interazione della società umana con il resto della biosfera utilizzando un'ampia gamma di approcci disciplinari, noi siamo oramai completamente d'accordo che l'evidenza che gli esseri umani stanno danneggiando il sistema ecologico - che li mantiene in vita - è oramai schiacciante ... e la qualità della vita umana soffrirà su di una sostanziale degradazione già dal 2050 se si continua sull'attuale via di sviluppo..."
I toni sono veramente drammatici, ma nei mass-media e nell'azione politica non c'è traccia alcuna di questa tematica: i dati oramai ci sono, quel che manca è la presa di coscienza reale e concreta da parte di chi governa perché c'è l'assoluta necessità di intervenire per invertire la rotta. Tecnologie, know-how e imprese in grado di farci fare questo "salto" ci sono... manca solo la volontà politica.
Etichette: biosfera, cambiamenti climatici, clima, climate change, gas serra, IPCC, mass-media, politica
0 Comments:
Posta un commento
<< Home