Natura et Ratio

giovedì, luglio 07, 2016

Una lucertola in... farmacia: panico!

Vi racconto una scenetta che mi è accaduta proprio oggi.
Terminata una mattinata di esami (sto svolgendo i colloqui relativi all'esame di maturità presso un liceo del maceratese), provo a raggiungere una vicina farmacia per una commissione. Siamo ben oltre l'orario di chiusura ma la porta automatica... si apre: entro trafelato e al mio timido "buongiorno" non c'è risposta alcuna. Un rapido sguardo conferma che dietro al bancone principale non c'è nessuno: "che si siano dimenticati di chiudere la porta?" penso tra me e me.
Poi sento una flebile vocina proveniente da un angolo remoto della farmacia, dietro una scaffalatura: "sono qui!. Provo a guardare meglio, ma ancora non vedo nulla.
"Potrebbe aiutarmi? E' un'emergenza!", prosegue la vocina...
Faccio due passi e finalmente la situazione di pericolo si materializza proprio di fronte a me: una temibile e pericolosissima lucertola muraiola (chiaramente intirizzita dall'aria condizionata) 'blocca' il passaggio della commessa/farmacista. Che, per maggiore sicurezza, si è rifugiata sopra uno sgabello brandendo un ghiaccio-spray a sua estrema difesa.
"Come possiamo fare per risolvere questa situazione? >> Mi dice con un filo di voce. << E' da mezz'ora che questo mostriciattolo è fermo qui davanti a me!!!" :O
Prendo un fazzoletto e raccogo con delicatezza la lucertolina, portandola in una piccola (...e calda!) area verde antistante la farmacia. :-)
La lucertola ringrazia, si stende al Sole e la commessa... si ricompone: mi chiede se sono veramente sicuro di averla portata fuori e, al mio cenno affermativo, tira un sospirone di sollievo. Poi torna dietro al bancone pronta a servirmi. Ma io mi sono già perso nei soliti 'pensieri da biologo': c'è seriamente bisogno di una 'alfabetizzazione naturalistica' (in termini di educazione e sensibilizzazione) fin dai bambini delle scuole primarie, seguendo i giovani in un percorso didattico-divulgativo pluriennale fino al termine dell'obbligo scolastico. Solo così, tra una ventina d'anni, potremo avere una "nuova generazione" che saprà veramente "come" rapportarsi con l'ambiente e la natura che ci circonda.
Chi lo dice alla ministra Giannini? Un progetto per inserire un'ora settimanale di 'educazione ambientale' c'è, ma è fermo al palo da tempo: forse perché non rientra nei "piani" della #buonascuola ?
Noi, nel frattempo, si resiste!

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