NO ALL'EOLICO SELVAGGIO!
COMITATO LIBERI ORIZZONTI Marche-Umbria
WWF Marche
WWF Marche
LIPU Marche
MOUNTAIN WILDERNESS Italia
FEDERAZIONE PRONATURA - Coordinamento regionale Marche
CAI Marche – Commissione Regionale TAM
LA LUPUS IN FABULA onlus
MOUNTAIN WILDERNESS Italia
FEDERAZIONE PRONATURA - Coordinamento regionale Marche
CAI Marche – Commissione Regionale TAM
LA LUPUS IN FABULA onlus
Eolico selvaggio: scarsi benefici e molti danni per l’ambiente regionale.
Le Associazioni ambientaliste nelle Marche unite per dire NO all'eolico industriale e selvaggio in zone montane di interesse naturalistico e paesaggistico!
Nei prossimi mesi potremmo assistere ad uno dei più gravi attacchi degli ultimi decenni inferti alla natura e al paesaggio delle Marche. Sono infatti stati avviati i procedimenti per l’approvazione di ben 8 grandi centrali eoliche che dovrebbero sorgere su alcune delle aree più integre e di maggiore interesse paesistico-ambientale regionale. I rilievi ancora incontaminati dell’Appennino e dei Monti Sibillini, tutti sottoposti al vincolo paesaggistico, potrebbero essere invasi da decine e decine di gigantesche torri eoliche alte, comprese le pale, fino a 120 m, cioè come grattacieli di 40 piani, che non risparmierebbero Siti di Interesse Comunitario, Zone di Protezione Speciale e aree contigue alle aree protette. Degli 8 progetti finora presentati, ben 7 si concentrano nell’alto maceratese, interessando i comuni di Gagliole, Fiastra, Montecavallo, Pieve Torina, Serravalle del Chienti, Sefro, Fiuminata, Serrapetrona e Camerino. Tra questi vi è anche il progetto di iniziativa pubblica che prevede la realizzazione, a 1400 m di altitudine, della centrale più grande, composta da 17 pale da 2 MW, che potrebbero essere aumentate a 20. Un altro progetto interessa invece il M. Catria, la montagna più alta della Provincia di Pesaro. Se realizzati, il paesaggio montano marchigiano, compresi i leopardiani “Monti Azzurri”, verrebbe stravolto e verrebbero messe a rischio le esigue popolazioni di uccelli rapaci rari, come l’aquila reale e il biancone.
Gli innumerevoli appelli di quasi tutte le associazioni ambientaliste, rivolti da anni alla Regione affinché avesse posto rimedio all’assalto del territorio da parte dei “signori del vento”, sono rimasti del tutto inascoltati. Nella sua fase di attuazione, il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) sta ora rivelando le sue incongruenze - solo in parte attenuate dalle linee guida approvate con D.G.R. n. 829/2007 – dimostrandosi inadeguato a garantire uno sviluppo razionale delle fonti energetiche rinnovabili e realmente rispettoso dei valori ambientali. La previsione di uno sviluppo di energia eolica di 160 MW appare infatti sovradimensionata rispetto alla sostenibilità ambientale, dal momento che i siti con condizioni idonee di ventosità coincidono con le sommità dei rilievi appenninici ad altissima valenza ambientale. La tutela di queste aree rimane pertanto affidata esclusivamente alla procedure di VIA effettuate sui singoli progetti e basate sugli studi di parte commissionati dalle potenti società produttrici di energia.
Alle lusinghe economiche di queste società cedono facilmente i piccoli comuni montani che, alle prese con seri problemi di spopolamento e di bilancio, intravedono nell’energia eolica la panacea dei loro mali, rischiando però di compromettere le vere potenzialità di sviluppo del territorio, basate proprio sulla spiccata vocazione turistica e ambientale.
L’impatto prodotto dalle centrali eoliche nei confronti del paesaggio e dell’avifauna, descritto anche nello stesso PEAR, non può essere giustificato neanche ricorrendo alla necessità di ridurre le emissioni di “gas serra” nel rispetto del protocollo di Kyoto, dal momento che il loro contributo energetico in Italia è irrisorio: basti pensare che tutte le centrali eoliche realizzate in Italia fino al 2006 coprono meno dell1% del fabbisogno energetico nazionale che, tra l’altro, cresce al ritmo di circa il 2% l’anno.
Insomma, i conti del bilancio tra i costi, in termini di impatto sull’ambiente e sul turismo, e di benefici, in termini di produzione energetica, sembrano proprio non tornare e, paradossalmente, lo sviluppo dell’energia eolica nelle Marche rischia di tradursi in un clamoroso boomerang che finirebbe per favorire proprio gli assidui sostenitori dei combustibili fossili.
8 Comments:
Sinceramente nn so quali siano questi 8 progetti.
Però sinceramente mi sembra strano che interessino SIC, ZPS e tantomeno aree protette.
Il PEAR, per quanto carente etc etc parla chiaro.
Poi, ovvio che la motivazione che spinge alla realizzazione di parchi eolici di "sostenibile" c'ha poco e niente. La maggior parte delle motivazioni sono politiche ed economiche.
By Anonimo, at 03 ottobre, 2007 13:56
ciao,
il PEAR, strumento che ha parecchi lati positivi ma anche qualche pecca (specialmente sul fronte delle rinnovabili), non ha purtroppo dato indicazioni sui siti ottimali per produrre i 160 MW di energia eolica.
Ecco perchè parliamo di EOLICO SELVAGGIO,perchè ogni comune montano, abbindolato dalla multinazionale di turno, vuole il suo impianto eolico industriale.
Paradossoale è il caso del M.te Vermenone: i due versanti del Monte sono oggetto di due distinti progetti dei due comuni limitrofi (Sefro e Fiuminata).
Ricadono in ZPS e/o SIC i progetti relativi agli impianti di: Fiuminata, Sefro, M.te Catria, M.te Letegge.
A ridosso del confine del Parco nazionale dei Monti Sibillini (a circa 500 metri dal confine!) ricade invece la centrale eolica di Fiastra.
David
By Anonimo, at 03 ottobre, 2007 17:42
Per fiastra ricordo che venne fuori un casino nn indifferente...
Le tegge...Ma è stato approvato? perchè ricordo che uno venne bocciato.
Sai per caso chi ha fatto gli studi di impatto ambientale di questi progetti???
By Anonimo, at 03 ottobre, 2007 18:47
Vi scrivo dalla provincia di Genova, da uno "sperduto" ma splendido Comune dell'entro terra genovese.Ho avuto modo per caso di trovare questo blog in cui voi marchigiani, giustamente, vi difendete dalle speculazioni che spesso molti applicano sulla questione dell'energia pulita.E' da circa un mese che anche nel mio modesto comune si parla di una possibile installazione di un impianto eolico che andrebbe letteralmente a distruggere la bellezza naturale che la valle offre.Accomunati da questo problema,noi genovesi e voi marchigiani dobbiamo impedire questo scempio delle nostre bellissime terre,dei nostri monti, delle nostre valli.Vi auguro buona fortuna nella vostra battaglia, in quanto penso di conoscere il vostro stato d'animo nei confronti di questi progetti.Loro e quelle belin di pale!
By Anonimo, at 18 novembre, 2007 18:08
ciao,
grazie per il messaggio. Separati da centinaia di km, ma uniti da valori, ideali e "battaglie" contro chi sta sferrando attacchi micidiali al nostro territorio!
David F.
By Anonimo, at 19 novembre, 2007 10:40
PETIZIONE ON LINE
per le energie alternative idonee al paesaggio - no all'eolico selvaggio nei pressi del Parco di Porto Selvaggio www.portoselvaggio.net - Palude del Capitano
questo è l'indirizzo: http://firmiamo.it/bastaeolicoselvaggio
sulla pagina della petizione c'è anche un codice html per mettere un bannerino sul proprio sito. esponilo... farai contente tante tante persone!
By Anonimo, at 03 giugno, 2008 02:16
A Lucera vogliono costruire il più grande parco eolico d'Europa, dopo la devastazione del Subappennino Dauno, i ladri di vento, vogliono dare il colpo mortale al Tavoliere.
Interveniamo nella discussione su www.ilfrizzo.it
La discussione puoi seguirla su
(primo intervento)
http://www.ilfrizzo.it/risposte2008/Risposte0399.htm
risposta del Dirigente Tecnico
http://www.ilfrizzo.it/risposte2008/Risposte0387.htm
l'ultimo mio intevento
http://www.ilfrizzo.it/Risposte.htm
-----------
Pasquale Trivisonne
By Anonimo, at 07 ottobre, 2008 09:28
HELP SOS acquacheta = ariacheta
http://www.facebook.com/share.php?u=http%3A%2F%2Fwww.ecovaltaro.net%2Feolico.htm&tid=191772495579&src=box&appid=2530096808#/group.php?gid=191772495579
By claudio torrenzieri, at 11 maggio, 2009 10:16
Posta un commento
<< Home