Natura et Ratio

domenica, gennaio 27, 2008

Montagne libere

MOUNTAIN WILDERNESS
Per il rispetto delle leggi locali. Per una nuova normativa nazionale

NO ELISKI

MARMOLADA
Domenica 3 febbraio 2008 - Campagna Silenzio.
La TENDA GIALLA su Punta Rocca.
Raduno Nazionale di scialpinismo e con le ciàspole
Ore 8.30 Ritrovo a Passo Fedaia (TN) sulla diga.
Ore 9.00 Partenza con gli sci e racchette da neve, sotto la bidonvia.
Ore 12.00 Arrivo in vetta – Punta Rocca
Ore 13.00 allestimento della Tenda gialla per il pernottamento degli alpinisti.

La piattaforma rivendicativa di Mountain Wilderness:
AL PARLAMENTO
- Una legge nazionale che vieti l’eliski e l’eliturismo su tutte le montagne.
AI GOVERNI REGIONALI DEL TRIVENETO
- Alle province di Bolzano e Trento coerenza ed applicazione effettiva delle leggi provinciali contro l’eliturismo. Basta scandali di sorvoli come accaduto nell’estate sull’Adamello in pieno parco, o negli ultimi inverni a Passo Gardena e in Val Badia.
- Vigilanza attiva e preventiva.
AI COMUNI DI ROCCA PIETORE E COL DI LANA – LIVINALLONGO
- Rigorosa applicazione delle norme nazionali esistenti su:
1) autorizzazioni ai voli per trasporto persone e piani di volo,
2) sicurezza, norme fiscali e relative tassazioni per le
3) autorizzazioni di competenza comunale.
- Vigilanza attiva.
Alpinisti, escursionisti, cittadini sono invitati a partecipare numerosi.

Per ulteriori informazioni anche logistiche rivolgersi a Luigi, 348-3592477

E poi tutti a Cavalese
CAVALESE – LUNEDI’ 4 FEBBRAIO
GIUSTIZIA PER LA MARMOLADA

Presidio nazionale di Mountain Wilderness
Durante l’estate 2005 la società Funivie Tofane – Marmolada S.p.a. concludeva il rifacimento
della funivia che da Malga Ciapèla porta in vetta a Punta Rocca, completando così i lavori con
la realizzazione del terzo tronco, quello più impattante, il tratto che Mountain Wilderness da
sempre ha criticato ed osteggiato.
La società, attraverso la costruzione di un'impattante e rovinosa strada incisa nel ghiacciaio
lunga oltre 500 metri, larga circa otto ed alta fino ed oltre i tre metri, decideva di portare in
vetta gli operai utilizzando i mezzi battipista. Nella decisione non sono state valutate in modo
serio ipotesi alternative, come invece accaduto in situazioni ben più impegnative su tutto
l’arco alpino (Monta Rosa – Rifugio Caduti sull’Adamello – il Viòz); inoltre la società stessa
era sprovvista di ogni autorizzazione a compiere un simile intervento.
Nell’agosto 2005 Mountain Wilderness denunciava l’evidente scempio compiuto sul
ghiacciaio, ed in base a ciò la magistratura ha deciso di incriminare i responsabili dei fatti.
Il giorno 4 febbraio a Cavalese si concluderà il processo nel quale Mountain Wilderness, a
difesa della dignità e della cultura di tutto il mondo alpinistico, si è costituita parte civile.
Attivisti dell’associazione, amanti della montagna e degli spazi liberi, portatori di sensibilità e
culture che chiedono maggiori tutele per le alte quote, si ritroveranno tutti insieme lunedì 4
febbraio all’entrata del tribunale di Cavalese, accanto alla storica TENDA GIALLA degli
alpinisti, a sostegno di questa battaglia di civiltà.
E’ un momento di azione diretta rivolto ad ottenere maggiori garanzie di tutela di tutte le
montagne italiane. Fatti come quelli accaduti in Paganella (Bus del Giàz), Marmolada, Val dei
Mocheni e Presena, non devono assolutamente più accadere.
LUNEDI’ 4 FEBBRAIO, ore 8.30 a CAVALESE presso il TRIBUNALE

Il Consiglio Direttivo di Mountain Wilderness Italia, Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente - DEC/RAS/1645/2004 del 28/10/2004, art. 13 legge 8/7/1986 n° 349

MOUNTAIN WILDERNESS ITALIA
Segreteria e sede legale:
via Unione Sovietica 2, 41012 Carpi (MO) - tel. e fax 059 692151