Natura et Ratio

domenica, gennaio 13, 2008

RIFIUTI: DICIAMO BASTA ALLE LOBBIES PRO-INCENERIMENTO

L'incenerimento dei rifiuti, con o senza recupero di energia e dati alla mano, è una scelta sbagliata e fallimentare per due serie di motivi: in primis dal punto di vista energetico ed economico, visto che bruciando i rifiuti si recupera solo una modesta quantità di energia in essi contenuta (energia che viene interamente recuperata, invece, con il riciclaggio dei materiali), e considerato che i vantaggi derivano principalmente dai contributi statali, sotto forma di CIP6 o "certificati verdi", che solo nel 2006 hanno superato i tre milioni di euro (grazie al 7% che paghiamo all'Enel con le nostre bollette sotto la voce "A3" - fonti energetiche rinnovabili).

Dal punto di vista ambientale, inoltre, anche gli impianti tecnologicamente più avanzati emettono in atmosfera sostanze inquinanti e cancerogene (dalle diossine ai furani, dai PCB alle nanopolveri), che vanno ad assommarsi a quelle emesse giornalmente dal traffico veicolare, dalle industrie, dagli impianti di riscaldamento e condizionamento. Questo cocktail micidiale si accumula nelle matrici ambientali (acqua e suolo) e negli organismi viventi (dai vegetali agli animali, uomo compreso): numerosi studi biomedici e ricerche epidemiologiche, svolte anche in Italia, mettono in evidenza l'aumento di diverse malattie (tumori, linfomi, ecc.) nelle popolazioni che vivono nei pressi di impianti di incenerimento.
A conferma di ciò, il recentissimo caso del latte alla diossina prodotto in aziende agro-zootecniche della campagna bresciana, vicine all'inceneritore di Brescia (portato da molti tecnici e politici ad esempio come impianto all'avanguardia).
Una politica attenta ed efficace in materia di gestione dei rifiuti (la cosiddetta strategia "rifiuti-zero") prevede azioni volte alla riduzione alla fonte dei materiali non riciclabili, riuso e recupero, raccolta differenziata porta a porta, compostaggio domestico, fermentazione anaerobica, trattamenti meccanico biologici a freddo, biogas, rifiuti zero. Alcuni comuni marchigiani virtuosi, come nel caso (ad esempio) di Potenza Picena o Monsano, superano il 70% di raccolta differenziata e, con ulteriori accorgimenti, si potranno raggiungere valori vicini al 90%.
I materiali residui, sostanzialmente inerti, non pericolosi nè maleodoranti, una volta ridotti di volume e sottoposti a trattamenti meccanico-biologici, possono essere smaltiti in piccole discariche che non hanno nulla a che vedere, in termini di impatto ambientale e problematiche gestionali, con quelle di ieri e di oggi.
In conclusione, l'incenerimento non elimina i rifiuti ma li trasforma in componenti estremamente tossiche (ceneri, fumi e polveri ultrafini), da stoccare in discariche per rifiuti pericolosi che oggi più nessuno, credo, vorrebbe avere sotto casa. E nelle Marche si fanno avanti con prepotenza le lobbies inceneritoriste-cancrovalorizzatrici: da Sassoferrato ad Ancona, passando per la produzione di CDR da rifiuti nel nuovo impianto di Maiolati Spontini.
Amministratori e politici marchigiani, a che gioco giochiamo?!?!

Per maggiori informazioni cliccare su:

http://www.ecceterra.org/

http://www.noinceneritori.org/

http://ambientefuturo.interfree.it/

2 Comments:

  • Salve David
    siccome ti considero una delle "autorità" in materia, almeno per Senigallia e dintorni, mi piacerebbe conoscere la tua opinione sul TOHR, al momento le migliori informazioni disponibili in rete su questo sistema si possono trovare qui:
    http://scaloni.it/popinga/a-proposito-di-rifiuti-il-thor/

    Leonardo Barucca

    By Anonymous Anonimo, at 27 gennaio, 2008 13:39  

  • ciao Leonardo,

    a breve dovrebbe comparire, sempre su popinga, un mio intervento in merito!
    ciao e grazie
    David

    By Blogger Tritone, at 27 gennaio, 2008 17:42  

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