Natura et Ratio

mercoledì, maggio 30, 2007

AIUTIAMO I VIGILI DEL FUOCO, IL CORPO FORESTALE E L’ANPAS MARCHE

Mi chiedo sempre più spesso in che razza di stato viviamo. E, alla fine, non trovando risposte esaurienti, provo un senso di vergogna e di rabbia.
Da una parte ci sono sprechi di denaro pubblico per stipendi e pensioni d’oro di politici e manager, per auto-blu di assessori e presidenti (…che possono tranquillamente permettersi un’auto personale e un loro autista privato, se non hanno voglia di guidare), per società farlocche, per consulenze inutili, per segreterie di partiti e commissioni, e per mille altre cose che non sto qui ad elencare.
Dall’altra ci sono Istituzioni benemerite che rischiano la chiusura perché mancano i soldi per il personale, per la benzina, per rinnovare il parco automezzi….
Non stiamo parlando del circoletto sotto casa, che merita comunque il massimo rispetto, ma dei distaccamenti dei Vigili del Fuoco, dei comandi del Corpo Forestale dello Stato, delle Autoambulanze dell’ANPAS Marche. Non ci sono soldi per assumere personale, per mettere la benzina nei mezzi di soccorso, per pagare i servizi resi negli anni passati. E non è una situazione creatasi per qualche emergenza, ma per anni e anni di leggerezze e incapacità dei nostri rappresentanti politici a vari livelli.

Nei giorni scorsi mi è capitato di leggere, sui quotidiani regionali, notizie (o meglio, vere e proprie richieste d’aiuto) a dir poco sconfortanti: il Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona da anni è sotto-organico e, oggi, nemmeno con i volontari riesce a far fronte alle emergenze del territorio. I volontari del soccorso, invece, si sono ironicamente trasformati in “morti viventi” comparendo a tutta pagina con una semplice richiesta a lettere cubitali: aiutateci, sono tre anni che l’ASUR – Zona Territoriale n. 7 deve pagarci i rimborsi per le attività svolte dalle associazioni di pubblica assistenza. E, dulcis in fundo, il drammatico comunicato dei sindacati del Corpo Forestale dello Stato che denunciano, per le Marche e l’Emilia Romagna, la mancanza di fondi per la gestione finanziaria ordinaria (leggasi benzina, manutenzioni, ecc.) e invitano il personale a prestare servizio…. spostandosi sul territorio utilizzando i mezzi pubblici!!!

E allora mi domando: chi andrà a prestare soccorso all’incidentato di turno o chi si prodigherà a spegnere il prossimo incendio quando i militi della Croce Gialla daranno forfait, quando i Vigili del Fuoco non potranno uscire perché non c’è più nessuno in servizio, quando la campagnola della Forestale è ferma in garage perché senza benzina e non revisionata?
Ve l’immaginate una richiesta di soccorso al centralino dei Vigili del Fuoco con risposta, ahinoi, negativa?
Una soluzione, nell’immediato, c’è: il trasferimento di chiamata sul cellulare del politico di turno, che potrà contribuire generosamente dando in prestito temporaneo la sua sfarzosa auto-blu e qualche porta-borse come manodopera…non specializzata.

Ma come si fa ad arrivare a questi punti?
Cari politici di destra, di centro e di sinistra, VERGOGNATEVI!!!

mercoledì, maggio 16, 2007

SALVIAMO VAL DELLE LANZE CON UN SEQUESTRO POPOLARE DEI CANTIERI



Pochi luoghi trasmettono energia e quiete come le conche superiori della Val delle Lanze (Comune di Lastebasse, Vicenza) e la teoria di gobbe boscose che saltando la Val d'Astico si raccordano verso est agli altri grandi altopiani. Questo luogo, simbolo di un rapporto millenario di coesistenza tra risorse naturali e utilizzo antropico, paradigmatico della cultura e coltura dell'Alpe, sta per essere devastato per la realizzazione di uno sconsiderato carosello di piste da sci. Con squarci aperti da ruspe ed esplosivi si passerà sopra a oltre 200 milioni di anni di storia geologica, alle memorie degli antichi mari, alle lingue di terra popolate dai primi rettili, alle forme dell'orogenesi alpina, ai ricordi del passaggio dei ghiacciai, al lavorio incessante delle acque che hanno inciso con cavità e forme carsiche i tavolati calcarei, agli antichi accampamenti dei cacciatori-raccoglitori del Mesolitico e a tutti quanti si sono da allora succeduti nella frequentazione di queste splendide alture. Si passerà anche sopra le memorie del momento di peggiore devastazione subito da questi monti in occasione del Primo conflitto mondiale, che dovrebbero essere conservati come memoria per le future generazioni. Ma si distruggeranno anche magnifiche praterie punteggiate da genziane, pulsatille e orchidee, lariceti cresciuti in secoli di lento sviluppo, foreste dove ancora si aggira il gallo cedrone, arbusteti alpini che forniscono rifugio e cibo agli animali della montagna, tutto un complesso mosaico di habitat ospitanti moltissime forme di vita. Luoghi in cui l'uomo, con fatica e dedizione, ha costruito splendidi alpeggi e allevato generazioni di animali domestici, prodotto gustosi e profumati latticini, lavorato pietra e legno, raccolto con attenzione i prodotti di queste terre.Se partiranno i lavori lungo i tracciati segnati da colore fresco dalla vetta del monte Coston alla Valle delle Lanze* tutto questo non esisterà più e assisteremo alla fuga disperata del Genius Loci da queste lande, orripilato dalla trasformazione in squallido cantiere di un luogo armonico e fertile per il corpo e per la mente, una ferita insanabile che ci farà piangere e rimpiangere di non avere a disposizione mezzi e forze maggiori per contrastare questi insensati progetti.Come il solito poi chi ci guadagnerà saranno sempre gli stessi, mentre a perdere saremo sempre noi e la montagna da cui dovremo trarre insegnamento e saggezza.Siamo nell'ultima fase in cui con la nostra azione possiamo tentare di fermare questo piano di sviluppo voluto dagli amministratori locali e da una cricca di affaristi trentino-veneti. Il tempo stringe e così come loro vogliono metterci di fronte al fatto compiuto noi dobbiamo reagire subito.Saliamo quindi tutti domenica 20 maggio in Val delle Lanze e sul Coston per picchettare e segnalare tutti i valori presenti su queste montagne, assieme ad esperti ed appassionati, perché solo con la diffusione della conoscenza possiamo sperare di ostacolare il procedere insensato della speculazione. Al luogo di ritrovo si arriva dal Veneto e dal Trentino raggiungendo l'Altopiano dei Fiorentini e salendo o dalla Valle dei Tre Sassi (confine TN-VI) o dall'Albergo Fiorentini lungo la Val delle Lanze, portandosi a destra dopo i Baiti Tomasella (in entrambi i casi circa un'ora di comodo cammino, dalle 9 alle 10 sarà presente qualcuno nelle aree di posteggio per dare indicazioni).Alle 11 ci ritroveremo presso l'evidente gruppo di massi sotto il monte Coston per poi visitare e picchettare tutte le particolarità presenti. La giornata deve trasformarsi in momento di sequestro popolare in nome della montagna. L'attività di ricerca e documentazione proseguirà poi nel pomeriggio lungo i tracciati di tutte le piste di questo inutile collegamento.Chiediamo a tutti di fare uno sforzo per salvare uno dei paradisi delle Prealpi italiane che non deve essere sacrificato per gli interessi speculativi di pochi (con i nostri soldi!) ma diventare fucina di un recuperato rapporto tra uomini e montagna, bellezza e profumo dell'alpe contro devastazione e sfruttamento.

Sarà dura per tutti ma dobbiamo esserci.



* il 10 maggio hanno iniziato a tagliare gli alberi lungo i tracciati segnati, probabilmente si tratta di un’operazione affrettata ed abusiva. Hanno fretta perché sanno che l’opposizione cresce, è quindi ancora più importante essere in tanti domenica 20, perché sia un momento di raccordo tra tante lotte simili contro nocività e devastazioni.