Natura et Ratio

lunedì, settembre 30, 2013

...grano al pesticida in quel di Montelupone. Con ricovero in ospedale dei braccianti agricoli!

Siamo a Montelupone, bel centro collinare con nucleo storico di origine medioevale (mura ben conservate). Ci troviamo nel primo entroterra maceratese, in un paese che negli ultimi anni ha visto crescere nuovi (orribili, paesaggisticamente parlando) palazzoni e casermoni sulle diverse alture che guardano verso i Sibillini ed il mare. Paese conosciuto per sagre e feste molto apprezzate (su tutte, quella dedicata al miele), e da qualche tempo anche per un recente fatto di cronaca a base di pesticidi! Ebbene sì: non siamo nelle mefitiche pianure dove abbondano erbicidi & co., ma nel cuore (ancora) agricolo delle Marche, dove si pratica anche agricoltura a basso impatto ambientale, biologico e biodinamico. Ma il metodo tradizionale, quello legato alla sola chimica di sintesi, ha fatto danni anche a Montelupone. Nel 2012 un'azienda agraria aveva sparso "comuni" diserbanti in un terreno coltivato a grano, ma le sostanze erbicide (probabilmente con il vento, come sempre accade) avevano raggiunto anche i terreni limitrofi contaminando non solo le colture dei vicini ma anche alcuni braccianti che stavano raccogliendo l'insalata. Braccianti in ospedale e... insalata finita sulle tavole di chissà chi!!! Scatta la denuncia e il processo contro i titolari dell'azienda, apertosi a settembre di quest'anno, li vede accusati di "getto pericoloso di cose e lesioni personali colpose!. Al di la del mero procedimento giudiziario, quello che più dovrebbe farci riflettere è l'uso (e l'abuso) di sostanze chimiche inquinanti, tossiche, nocive: non è ora di dire basta? Questo non significa tornare indietro di 100 anni o più, ma sfruttare le moderne conoscenze agronomiche coltivando prodotti di qualità con metodi attenti all'ambiente, alle persone e ai prodotti alimentari stessi. (qui il link alla notizia)

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