Natura et Ratio

domenica, febbraio 22, 2015

Avvelenamento "a norma di legge"?

Ai più può sembrare inverosimile, eppure è così. Nonostante oggi le evidenze scientifiche siano tutte contro l'uso (e l'abuso) dei pesticidi, si continua imperterriti ad irrorare colture, campi, scarpate e persino orti e giardini con sostanze chimiche pericolose non solo per la componente biotica degli ecosistemi ma anche per la salute dell'uomo.
Il paradosso, peraltro nemmeno tale, è che siamo proprio noi italiani ad essere tra i primi al mondo nell'uso (e abuso) dei pesticidi: un triste primato cui fanno da contraltare non solo le problematiche legate agli ecosistemi acquatici (vere e proprie bombe chimiche), ma anche l'aumento di patologie che colpiscono l'uomo e il cui nesso con queste sostanze è oramai appurato (perlomeno in gran parte dei casi).
Sia l'ISPRA, l'Istituto superuore per la ricerca e la protezione ambientale, che molti oncologi hanno più volte evidenziato i dati delle ultime ricerche in proposito, mettendo in funzione un campanello d'allarme che fino ad ora non è servito - purtroppo - a nulla. La nostra classe politica e le lobbies dell'agro-chimica e del biotech fanno le "spallucce" e si arriva all'assurdo di trovare persino nei supermarket sostanze tossiche liberamente acquistabili da tutti...
Trovate qui il recente report dell'ISPRA sul cocktail di pesticidi che possiamo rinvenire nei corsi d'acqua, mentre qui c'è il link all'articolo della dr.ssa Gentilini, brillante medico oncologo referente scientifico dell'ISDE.
Ad majora!

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