Natura et Ratio

sabato, dicembre 22, 2007

AUGURISSIMI !!!





Per un 2008 all'insegna della Pace e del rispetto della Natura!!!

giovedì, dicembre 20, 2007

“Indagine sulle aggressioni attuali e potenziali per l’Appennino Umbro-Marchigiano”


E’ stato presentato in questi giorni il progetto "Indagine sulle aggressioni attuali e potenziali per l’Appennino Umbro-Marchigiano", curato dalla Commissione Regionale TAM del CAI Marche nell’ambito delle attività svolte nel corso del 2007.

Si tratta di un’iniziativa che ha come scopo principale quello di fotografare la situazione delle principali forme di “attacco antropico” al nostro Appennino. I dati rilevati si commentano da soli: quasi 7.000 km di asfalto (senza considerare le strade comunali e il mostruoso progetto “Quadrilatero”), circa 150 cave attive (e 1.128 siti dimessi), 19.000 aree a rischio frana e 432 aree a rischio esondazione, 9 impianti eolici industriali in fase di autorizzazione da parte della Regione Marche (ma potrebbero aumentare), più di 5.000 ettari di boschi andati in fumo solo nel 2007, discariche abusive quasi in ogni comune montano.

L’atlante delle aggressioni si compone di un agile volumetto, stampato su carta riciclata, e di una serie di poster fotografici che riportano, per ciascuna problematica trattata, alcune considerazioni sullo stato attuale delle conoscenze e sulle prospettive future, oltre ad utili proposte di tutela attiva del territorio montano (le cosiddette “buona pratiche”, ovvero azioni esemplari e positive che coniugano protezione e valorizzazione della montagna attraverso l’uso consapevole e sostenibile delle risorse naturali locali). Nei prossimi giorni i poster gireranno nelle 14 sezioni CAI marchigiane, a partire da Macerata, Potenza Picena e Ancona (dicembre-gennaio).

La CR-TAM chiede una maggiore attenzione per la montagna da parte degli Enti locali e dei politici, affinché si possa giungere a forme di tutela attiva dell’Appennino e delle sue risorse naturali, culturali e sociali.

Per maggiori informazioni sul progetto inviare una mail a: crtam-caimarche@libero.it.

giovedì, dicembre 06, 2007

PER FESTE, SAGRE PAESANE E… CAPODANNO, ABOLIAMO I PETARDI!

Reduce, seppur nolente, dagli “eventi” delle roboanti feste per Santa Barbara, che nell’entroterra anconetano dove vivo in questi anni (vicino ad un paese chiamato per l’appunto…Barbara!) durano una decina di giorni tra botti autorizzati e spari di contorno ad ogni ora del giorno … e della notte, e in spasmodica attesa dello scoppiettante rendez-vous dell’ultimo dell’anno, tra giochi pirotecnici casalinghi e minacciosi petardi, riporto alcune (condivisibili?) considerazioni sul tema dei cosiddetti “botti” e … rilancio una campagna avviata da alcune associazioni ambientaliste (vedere, ad esempio, sul sito www.abolizionecaccia.it).

Le esplosioni di botti e fuochi d’artificio, tradizionale a capodanno e durante feste e sagre patronali, provoca tutta una serie di conseguenze negative che nulla hanno a che vedere con i divertimenti e l’atmosfera di gioia che pervade chi vi partecipa. Oltre allo spavento che puntualmente colpisce esseri umani e… animali colti di sorpresa dal fragore di una o più esplosioni, vi sono effetti tali da considerare l’ipotesi di vietare una volta per tutte queste forme triviali di festeggiamento.
Se uccelli, cani e gatti scappano via per la paura, addirittura in animali di allevamento come conigli e mucche può portare all'aborto di femmine gravide. E qualche persona rischia pure di farsi male, come si evince dal bollettino di guerra stilato ogni anno dai pronto-soccorso delle varie città italiane (e non solo) con centinaia di feriti, mutilati e anche qualche decesso.
Ma c’è di più: secondo l’Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Lombardia (ARPAL) petardi, fuochi artificiali e bombe più o meno forti spargono abbondante particolato nell'aria (le famigerate PM10 e PM5), la cui concentrazione torna sotto i livelli di allarme solo dopo alcuni giorni.


Quanto detto finora dovrebbe essere di per sé abbastanza convincente e… se ci fosse ancora qualche residuo dubbio vi invito a leggere l’articolo 703 del Codice Penale che punisce anche conil carcere chiunque, senza la licenza dell'Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa accende fuochi d'artificio, o lancia razzi, o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose. Chiudendo un occhio per i giochi pirotecnici autorizzati per legge (… i “fuochi d’artificio”), se proprio non riuscissimo, con un colpo di reni dettato da un ritrovato senso di civiltà, a vietare del tutto l’uso di petardi ed altri “botti”…che almeno si faccia rispettare con rigore le norme vigenti!

E impariamo, noi adulti in primis, a dare il buon esempio ai nostri figli e ai giovani in generale!