Natura et Ratio

martedì, dicembre 31, 2019

La consapevolezza degli ignari

Ogni anno (ogni giorno) la vita prende e porta via, all'improvviso e senza un perché. Lo sappiamo bene.
Del resto ogni anno (ogni giorno), la vita dà e concede, quasi fosse un atto dovuto o scontato. E spesso non ce ne accorgiamo.
C'è gente che ha più del necessario, ostentando o meno ricchezza e opulenza; c'è gente che si ritrova ex abrupto, con o senza colpe, all'angolo, senza avere più nulla (dignità compresa).
E abbiamo il piacere, o la sventura, di condividere questa cavalcata quotidiana - sempre la stessa, sempre diversa - con altri "attori e attrici" che, istintivamente o meno, svolgono un ruolo nella biosfera.
Se la misura del tempo è solo una convenzione umana, se il concetto di vita - fino ad ora - è solo terrestre, se l'evoluzione ha portato Homo sapiens ad avere coscienza di sé stesso, dunque... non ci resta che essere più "consapevoli" di quello che siamo e non siamo, di quello che quotidianamente facciamo o non facciamo (per noi, per gli altri, per l'ambiente) in questo (per la verità, breve) viaggio che continuerà a farci sfrecciare attorno al Sole a circa 108.000 km/h per altri 365 giorni e qualche spicciolo.
#mindfulness

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mercoledì, aprile 19, 2017

Sulla libertà

Ci sono nazioni o intere aree geografiche che, storicamente, hanno contribuito - chi più, chi meno - alla "conquista" dei diritti civili e al progresso nelle arti e nelle scienze.
Oggi alcuni di questi Paesi, governati da regimi tutt'altro che democratici, calpestano qualsivoglia diritto non vada a genio al dittatore di turno e/o proibendo/vietando usi, costumi, tecnologie, libertà, tornando indietro di secoli!
Uno di questi stati è la Turchia: la vicenda del giornalista e documentarista italiano Del Grande(*) è solo l'ultima di tante nefandezze compiute dal regime turco contro persone sospettate di essere "ostili" o "pericolose" (migliaia di arresti e di sospensioni dal servizio tra insegnanti, impiegati, letterati, politici, per non parlare delle persone misteriosamente "scomparse" da mesi....).
Il tutto, nell'anno 2017, in spregio a qualsivoglia diritto civile e umano!!!
Oltre a scrivere alle ambasciate, a partecipare ad iniziative di sensibilizzazione, a sostenere le attività di organismi internazionali e ONG che si occupano di diritti umani, non resta che 'boicottare' questi regimi, evitando di acquistare prodotti e pianificare vacanze nei siti di interesse culturale e/o turistico.
Servirà, forse, a poco... ma almeno non saremo rimasti indifferenti! Del resto, "il mondo è quel caos che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'indifferenza dei giusti che se ne accorgono e non fanno nulla" (frase attribuita ad Albert Einstein).

(*) Certamente il confine con la Siria non è, in questi ultimi tempi, il luogo migliore dove soggiornare o svolgere inchieste. Probabilmente ci sarà anche stata qualche leggerezza (...nei documenti, con le certificazioni, ecc.), tutto da verificare.
Ma è anche vero che il "mestiere" di giornalista ti porta a mettere il naso, coraggiosamente, dove ci sono lati oscuri e vicende poco chiare. Toccando, spesso e volentieri, interessi troppo grandi...

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lunedì, aprile 25, 2011

Un bellissimo sito, crocevia di utili informazioni per... agire!

Vi segnalo questo sito web dove troverete, ne sono convinto, articoli interessantissimi e molti spunti utili per migliorare, nel nostro piccolo, il mondo che ci circonda!
Cosa fate ancora qui.... correte a leggere: informarsi per conoscere e per agire!
:)

http://www.ilcambiamento.it/

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domenica, maggio 30, 2010

L'illegalità legalizzata della cosiddetta "riforma" della scuola



Uno stato di diritto, dove le norme - condivise - vanno rispettate da tutti. Chi non le rispetta, paga.
E' quello che tutti, o quasi, vorremmo. O no?


Quanto sta accadendo in questi ultimi mesi credo abbia minato la fiducia dell'ultimo italiano onesto.



Un esempio su cui riflettere? La cosiddetta "riforma Gelmini", che conosco meglio di altre poichè gravito nell'ambiente scolastico da un paio di anni.



L’articolo 64 comma 4 della legge 133/2008 (da cui discende tutta la "riforma") stabilisce che la manovra inerente la scuola sia attuata “con uno o più regolamenti da adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge” (21 agosto 2008).
Piccolo inciso: badate bene che il titolo della legge reca "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria". In pratica, una legge economico-finanziaria trae origine quella che qualcuno, oggi, continua a chiamare "riforma" della scuola.

Dunque: ad oggi, trascorsi qualcosina più dei 12 mesi previsti dalla legge (siamo a 21 mesi, ndr), dei Decreti contenenti i regolamenti citati solo uno (quello relativo alla "Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei") è stato emanato e firmato dal presidente Napolitano, ma dal 15 marzo scorso... è fermo alla Corte dei Conti per problemi di copertura finanziaria.

Gli altri, ovvero quello sulle indicazioni nazionali relative ai licei (di cui ci viene ora annunciata la bozza definitiva), quello sulle linee guida per gli istituti tecnici ed i professionali, nonché quello relativo alle classi di concorso, sono ancora allo stato di schema. Non essendo stati ancora pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale non sono quindi ancora legge.
Appare inoltre assai improbabile che entro i tre mesi che ci saparano dall'inizio del nuovo anno scolastico, e con in mezzo la pausa estiva, il governo riesca a far entrare in vigore i DPR coi regolamenti e ad emanare i successivi e necessari atti aministrativi per avviare concretamente il riordino a partire dal 1° settembre 2010.

MAI NELLA STORIA DELLA SCUOLA ITALIANA SI ERA ASSISTITO AD UN TALE CAOS NORMATIVO E ORGANIZZATIVO!!!

Quindi, senza alcuna base legale (ovvero: in piena ILLEGALITA') il ministero chiede tuttavia alle scuole ed ai loro utenti di prepararsi al nuovo anno scolastico, come se tutto fosse in regola, ad esempio adottando ed acquistando i nuovi libri di testo con i programmi... ancora inesistenti.
Alla faccia dell'educazione alla legalità!

Perchè questa "prova di forza" e conseguente violazione dello stato di diritto?
A pensar male si fa peccato, e pecchiamo allora: forse il governo vuole avviare subito i tagli legati ai nuovi ordinamenti, incamerandone i fondi?
Le esigenze di cassa passano quindi sopra alle regole del diritto costituzionale!

Ma sapete qual'è la situazione paradossale che stiamo vivendo?
Molti, dai rappresentanti di libri, a tanti colleghi, genitori e studenti, credono che la manovra abbia tutti i crismi della legalità, solo perchè è stata pubblicata in rete o annunciata sui media.
PAZZESCO!

Siamo in uno stato di farlocchi, ci beviamo tutto quello che ci propinano i mass-media "di regime" e/o allineati al pensiero unico, senza uno straccio di informazione seria, critica e... rispettosa dei diritti di noi cittadini.
Quello che possiamo fare in tutte le sedi, nel nostro piccolo, è segnalare lo stato di fatto delle norme relative alla "riforma", esigendo per tutti il rispetto delle regole! Rappresentanti dello Stato in prims.
David Fiacchini


[ringrazio il collega Enrico Campolmi per gli spunti e le indicazioni]

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